Livorno, effetto Primark? Igd: «Con l’apertura del negozio raddoppiati i visitatori alle Officine»
A ottobre 300mila ingressi nel centro commerciale
LIVORNO. L’apertura di Primark a Livorno aveva alzato l’asticella delle aspettative alle stelle. E secondo i numeri forniti da Igd, in termini di clienti in più, il nuovo negozio qualcosa ha portato al resto del centro commerciale. Perché, secondo i conti fatti da Immobiliare Grande Distribuzione, con l’apertura a Porta a Mare del punto vendita di moda low cost, a settembre e a ottobre gli ingressi alle Officine Storiche «sono aumentati del 50% tutti i giorni. Con picchi nel fine settimana». Ma facciamo un passo indietro.
Le inaugurazioni
La galleria commerciale Officine Storiche di Porta a Mare, lo ricordiamo, ha inaugurato nel settembre del 2023, mentre Primark ha aperto le sue porte un anno dopo, nel settembre del 2024. Igd, in tutto questo, è in grado di contare il numero di accessi alle Officine grazie ai conta persone presenti sui tappeti mobili ai due ingressi delle Officine stesse, quello lato Darsena e quello lato via Orlando. Chi entra solo da Primark, dunque, non viene conteggiato essendo il negozio fuori dal circuito “fisico” di Officine. Ma da settembre, dicono da Igd, è stato comunque un aumento generale dell’afflusso, dunque, secondo Igd, «c’è stato un effetto traino».
I numeri
Un altro indicatore considerato importante da Igd è che l’ingresso Orlando del centro commerciale, cioè quello lato Primark, in questo momento rappresenterebbe il 54,8 per cento degli ingressi totali alle Officine. L’intero centro commerciale, inoltre, nel mese di ottobre ha registrato circa 300mila ingressi, mentre il totale degli accessi dal settembre 2023 al settembre 2024 è di un milione e 528mila. E alla luce di questi numeri, adesso l’obiettivo dichiarato dell’Igd è chiudere l’anno pieno, ovvero da settembre 2024 a settembre 2025 con tre milioni di visitatori a Porta a Mare.
I fondi vuoti
Dentro Officine, d’altra parte, il maggior successo lo stanno registrando le catene di ristoranti e la sala giochi Wappy. E i fondi commerciali rimasti vuoti sono attualmente due, entrambi lato Darsena. Qui, ha spiegato l’amministratore delegato di Igd Roberto Zoia, «vorremmo puntare su operatori locali, anziché sulle catene, che comunque ci sono già. Così da offrire un prodotto più tradizionale. Si tratta di fondi sull’acqua e, in chiave del futuro porto turistico, mi piacerebbe consentire a chi attracca di avere un prodotto più radicato sul territorio». Per il momento, comunque «siamo soddisfatti. E per noi il bilancio di questo primo anno di attività è senz’altro positivo».
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