Livorno, addio alla professoressa Virdis: ha insegnato il latino a centinaia di ragazzi
La storica docente del Niccolini aveva 63 anni. Lascia la mamma e il fratello Marco: «Ha dedicato la vita alla scuola e agli studenti Amava il suo lavoro»
LIVORNO. Aveva iniziato al Sacro Cuore ma il fulcro della sua vita professionale è stato il liceo classico Niccolini di Livorno. «Ha sempre avuto carattere e una grande forza. Ed è stata molto apprezzata dai suoi studenti». La professoressa Carla Virdis era malata di sclerosi, che da anni l’aveva costretta su una sedia a rotelle. È morta circondata dall’affetto della mamma Maria e del fratello Marco. Aveva 63 anni e lascia un grande vuoto nei cuori delle tante persone che le volevano bene. In quelli dei suoi familiari, soprattutto. Ma anche in quelli dei suoi ex studenti e dei colleghi, che hanno condiviso con lei numerosi anni scolastici e consigli di classe.
Laureata in lettere antiche all’università di Pisa, la professoressa Virdis ha iniziato a insegnare all’istituto Sacro Cuore di Livorno. Poi, dopo aver vinto il concorso e aver ottenuto cattedre all’Elba e a Cecina, ha insegnato per anni latino, greco e italiano al ginnasio del liceo classico Niccolini. Ed è stata la professoressa di generazioni di livornesi occupandosi, tra le altre cose, di organizzare incontri con gli autori portando a scuola personalità come Dacia Maraini, Sebastiano Vassalli, Eva Cantarella, Marco Malvaldi, lo storico Maurizio Bettini e molti altri.
«Carla ha dedicato la sua vita all’insegnamento – racconta il fratello – e ha sempre avuto una grande forza». Si è d’altra parte sempre trovata bene a insegnare al liceo e nel 2021 le è stato consegnato un riconoscimento alla carriera riservato ai docenti e ai dirigenti scolastici del liceo classico del Niccolini – Palli andati in pensione in quel periodo.
Chi conosceva la professoressa Virdis la descrive come una docente preparata e professionale e come un’insegnate che ha sempre messo le esigenze dei suoi studenti al primo posto. Era innamorata del suo lavoro e riusciva a trasmettere agli altri questa grande passione che l’ha sempre contraddistinta.
«La sua vita – è il ricordo delle ex colleghe e amiche Maria Antonietta Monaco e Paola Luperi – non è stata per niente facile, eppure l’ha sempre affrontata con coraggio e determinazione. A coloro che l’hanno incontrata si mostrava sempre sorridente e disponibile, come ben sanno gli amici, i colleghi e gli alunni che per tanti anni, e finché le sue condizioni di salute lo hanno permesso, ha guidato alla lettura e alla conoscenza dei Classici. La sua attività di docente è stata orientata a suscitare in loro quella curiosità e passione per il sapere che l’hanno sempre accompagnata. Nondimeno, la sua azione didattica è stata costantemente improntata alla crescita personale e di cittadinanza, realizzata con il coinvolgimento attivo degli alunni. L’esistenza di Carla può essere considerata senz’altro esemplare: anche grazie alla sua fede, ogni giorno la sua presenza in mezzo agli altri ha testimoniato quanto l’amore e la dedizione possano imporsi sulla sofferenza, quanto sia possibile trovare sempre un senso alla propria vita e amarla, comunque sia, come un dono prezioso».
Adesso chi volesse dare un ultimo saluto alla professoressa Carla Virdis può farlo lunedì 4 nnovembre. Il funerale, curato dal servizio di onoranze funebri della Svs di Livorno, si terrà alle 15,30 alla chiesa del Rosario. E qui sarà possibile dire addio alla professoressa di latino e greco che si è sempre fatta in quattro per i suoi studenti, di cui si è presa cura generazione dopo generazione trasmettendo loro quella sete di sapere che ha sempre avuto.