Livorno, bruciato nella notte un escavatore all’interno del cantiere per il “Cubone” alla Scopaia
Si tratta dei lavori in corso per la costruzione dell’impianto sportivo di via San Marino
LIVORNO. Bruciato nella notte di domenica 20 ottobre un escavatore all’interno del cantiere in corso in via San Marino, alla Scopaia, per la costruzione dell’impianto sportivo ormai noto come Cubone. Un’operazione contestata sin dalla sua fase embrionale. Tanto che nei giorni scorsi all’arrivo della ruspa i manifestati del comitato No Cubone si sono riuniti sotto al furgone al grido di “Vergogna” chiedendo alla polizia municipale di verificare la presenza delle autorizzazioni a costruire.
Si tratta di un progetto che prevede in quell’area la realizzazione di una palestra, ma non solo. Un progetto da 3, 5 milioni derivanti dal Pnrr (che è l’83% del costo finale) premiato col massimo del finanziamento per le sue caratteristiche di efficientamento energetico, valenza sociale (sarà anche palestra per anziani) , utilizzo scolastico e sportivo (come richiesto dal bando) per volley, calcio a cinque, basket, pattinaggio.