Il Tirreno

Livorno

Salute: l’intervista

Colesterolo, l’esperto: «I valori che devono farci preoccupare e come prevenire problemi gravi»

di Giulio Corsi

	Il dottor Baldini
Il dottor Baldini

L’ex primario dell’ospedale di Livorno: «Per i problemi cardiovascolari massima attenzione al controllo dell’ipertensione, al peso e al fumo»

15 ottobre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. I fattori di rischio cardiovascolare e il loro controllo. «Stiamo parlando dei fattori “modificabili”, che rappresentano il cardine per prevenire l’insorgenza di eventi cardiovascolari come infarto e ictus, sia in soggetti che già hanno avuto eventi (prevenzione secondaria) che in soggetti senza eventi precedenti (prevenzione primaria)», spiega il dottor Umberto Baldini, cardiologo, per anni primario del reparto di Cardiologia di viale Alfieri.

Dottor Baldini, quali sono i fattori di rischio modificabili?

«Accanto al rischio di eventi legato all’età (rischio maggiore in età avanzata), al sesso (rischio maggiore nel maschio almeno fino alla menopausa per poi parificarsi) e alla familiarità che per definizione sono fattori di rischio immodificabili, esistono una serie di fattori ormai ben noti che, se alterati, determinano un rischio di eventi cardiovascolari maggiore rispetto alla popolazione generale. Tale rischio si potenzia in modo sinergico con la concomitante presenza di più fattori, modificabili o immodificabili».

Parla di stile di vita e di controlli...

«Il controllo e il trattamento dell’ipertensione arteriosa, la riduzione dei valori di colesterolo, il controllo del diabete, il controllo e la riduzione del peso corporeo nell’obesità, il contrasto alla sedentarietà con una attività fisica costante, l’abolizione del fumo hanno un impatto pesantissimo sulla prognosi dei pazienti».

Quello del colesterolo è uno dei valori più noti e che più preoccupano. Come devono essere?

«I valori ideali di colesterolo totale e soprattutto di colesterolo LDL, il colesterolo “cattivo”, non sono uguali per tutti ma differiscono in base al profilo di rischio del soggetto. Detto che valori di LDL inferiori a 100 mg/dl sarebbero auspicabili per tutti, anche per i soggetti senza alcun fattore di rischio ed in perfetta salute, il valore ideale (“target”) di colesterolo LDL scende a 70 mg/dl in soggetti a rischio alto e addirittura a meno di 55 mg/dl in soggetti a rischio molto alto, quali ad esempio chi ha già avuto un infarto o un ictus o è diabetico oppure in presenza di più fattori di rischio concomitanti».

Farmaci e integratori possono aiutare se i valori sono sballati?

«Esiste un ampio armamentario terapeutico per incidere sui livelli di colesterolo a cominciare dai nutraceutici, cioè gli integratori, nei soggetto a basso rischio, per passare alle statine a vario dosaggio, singole o in combinazione con Ezetimibe , che nella gran parte dei casi consentono di raggiungere i valori “target” di coolesterolo LDL anche nei casi in cui si richiede una riduzione drastica. Nel caso queste terapie non siano sufficienti o non vengano tollerate oggi si può ricorrere a nuove terapie a base di anticorpi monoclonali, all’acido bempedoico, ad Inclisiran che permettono di ottenere l’azione voluta anche nei soggetti a rischio molto alto e di impattare positivamente sulla prognosi dei pazienti».

Ci sono contro indicazioni?

«Queste terapie , in particolare le statine, sono purtroppo talora ingiustamente demonizzate e ritenute spesso a torto responsabili di sintomi svariati : in realtà sono per lo più ben tollerate e rappresentano dei veri e propri “salvavita” specialmente nei soggetti a rischio alto e molto alto». 

Primo piano
La dichiarazione

Pisa, Seung condannato all’ergastolo per l’omicidio della dottoressa Capovani: la confessione e i deliri su mafia e satanismo

Sportello legale