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Livorno, 32 assunzioni in Comune nel 2024: le figure ricercate e come candidarsi

di Martina Trivigno
Livorno, 32 assunzioni in Comune nel 2024: le figure ricercate e come candidarsi

Si cercano impiegati amministrativi anche con il solo diploma. Tra le figure più specifiche ingegneri civili e informatici

11 luglio 2024
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LIVORNO. Arrivano i rinforzi in Comune. Saranno 32 le nuove assunzioni entro la fine del 2024: dai profili più comuni, come impiegati amministrativi sia diplomati che laureati, a quelli più tecnici, come ingegneri civili specializzati in trasporti e infrastrutture o un tecnico statistico specializzato nell’analisi dei dati e anche un informatico esperto di cybersicurezza: sono queste le figure che entro Natale entreranno negli uffici di Palazzo civico.

Sei concorsi pubblici

Nei giorni scorsi, l’assessora al Personale, Viola Ferroni, ha presentato in giunta una delibera finalizzata ad autorizzare sei nuovi concorsi pubblici entro la fine dell’anno. «Con ogni probabilità le prove si svolgeranno in autunno – sottolinea Ferroni – e i profili ricercati riguardano amministrativi ex categoria C, quindi il concorso sarà aperto anche a diplomati, ma anche ex categoria D, quindi laureati. Poi abbiamo individuato figure più specifiche che per un Comune come il nostro sono molto importanti».

Da qui la ricerca di due ingegneri civili specializzati in trasporti e infrastrutture, un ingegnere civile idraulico, un tecnico statistico esperto in analisi dei dati e anche un informatico esperto in cybersicurezza. «Una volta messo in salvo il Comune per via della mancanza di personale – sottolinea l’assessora – siamo andati ad agire sulle specificità, cercando profili più ricercati, quindi tecnici adatti ad affrontare le nuove sfide di oggi e domani. Nella stessa delibera, poi, abbiamo autorizzato nuove assunzioni che riguardano anche bibliotecari, insegnanti e impiegati amministrativi che rientrano nelle categorie protette». Anche se i posti saranno molti di più. Sì, perché l’amministrazione ha presentato in Consiglio comunale una delibera attraverso la quale è stato costruito un sistema per cui il turnover è diventato automatico: in pratica se va in pensione un dipendente e c’è già una graduatoria disponibile, allora l’ente non deve bandire un nuovo concorso, ma attingere dalla graduatoria dei candidati idonei.

Il turnover di questi anni

Il percorso per rinforzare la pianta organica dell’ente era già iniziato durante il primo mandato del sindaco Luca Salvetti e l’intenzione è quella di continuare anche adesso. «Ci siamo trovati ad affrontare Quota 100 (l’accesso anticipato alla pensione, ndr) che di fatto ha svuotato i Comuni – sottolinea Ferroni – . Abbiamo assistito a un’uscita in massa che noi abbiamo anticipato con una massiccia politica di assunzioni che, dal punto di vista numerico, ha portato a oltre 600 nuovi ingressi: così per la prima volta, dagli anni Novanta, è stato invertito il saldo tra assunzioni e cessazioni nel corso dell’anno».

Oggi, in Comune a Livorno ci sono oggi circa 1.140 dipendenti, mentre negli ultimi cinque anni se ne sono andati via in circa 500. «Noi arrivavamo da una stagione in cui, in generale, le assunzioni nei Comuni erano bloccate – prosegue l’assessora al Personale – e poi va detto, senza polemica: durante il mandato Nogarin il tema delle assunzioni non era stato prioritario nell’agenda di governo e questo lo si riscontra dagli atti. Poi è arrivato il Covid: ricordo ancora i concorsi al PalaModigliani in cui abbiamo processato circa 20mila concorrenti. Questo è un dato che fa comprendere quanto i Comuni, e quello di Livorno nello specifico, siano appetibili. Abbiamo così formato graduatorie di tantissimi profili e per la prima volta nella storia del Comune di Livorno questa politica di assunzioni su profili specifici come vigili e vigilanza, insegnanti ed educatori e assistenti sociali ha raggiunto e soddisfatto tutti i parametri di legge». Oggi il Comune di Livorno ha 213 addetti alla vigilanza, 152 tra educatori e insegnanti e 48 assistenti sociali. «Quando nel 2008 l’ente ha ripreso dalle Asl il servizio degli assistenti sociali erano 12, un quarto rispetto a oggi – conclude Ferroni – . La nostra grande soddisfazione è di aver inserito un numero di persone addette sufficiente a soddisfare i bisogni dei cittadini. I Comuni funzionano se abbiamo le persone dentro: senza non riusciremo a concretizzare i progetti e le idee». l

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