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Pisa

Olimpiadi: scherma

Filippo Macchi torna a casa: la festa del campione pisano dopo le due medaglie a Parigi

di Sabrina Chiellini
Macchi dopo una gara e i primi festeggiamenti a Roma
Macchi dopo una gara e i primi festeggiamenti a Roma

Il 22enne accolto tra striscioni e applausi: sarà ricevuto in Comune dal sindaco di Cascina Michelangelo Betti

07 agosto 2024
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CASCINA. Felicità e orgoglio. È negli sguardi, sta negli abbracci e nelle t-shirts personalizzate, realizzate per l’occasione e dedicate a Filippo Macchi, 22 anni, indossate dagli amici e dai parenti del campione. Sulla maglietta spiccano dei nomi (zia di Filippo Macchi, mamma, babbo, amico, psicologo) accanto alla foto del campione, ritratto mentre alza una delle due medaglie d’argento conquistate nel fioretto alle Olimpiadi a Parigi. Ci sono gli striscioni con dedica e la voglia di accogliere il campione come un eroe trionfante, che in Francia ha realizzato uno dei suoi sogni.

Cinque cerchi e due medaglie

Il fiorettista azzurro ha chiuso la sua prima esperienza olimpica con un risultato di tutto rispetto. Dopo la piazza d’onore ottenuta nel torneo individuale, chiuso alle spalle del campione di Hong Kong Cheung, Macchi cresciuto tra la palestra fondata dal nonno a Navacchio, il compianto Carlo Macchi, e San Frediano a Settimo, ha bissato il risultato insieme ai compagni Tommaso Marini, Guillaume Bianchi e Alessio Foconi. Un grande onore per lui e la sua comunità.

Il ritorno

Nel pomeriggio di martedì 6 agosto Macchi è tornato a Roma con la squadra e lo staff. Ad accoglierlo a Fiumicino c’erano i genitori, alcuni parenti, gli amici e l’assessora allo sport di Cascina, Francesca Mori. Il tempo di chiamarlo a gran voce -«Pippo, Pippo» – poi un caloroso applauso prima degli abbracci e delle congratulazioni che si sono ripetuti all’arrivo a casa dello schermidore a cascinese in forza alle Fiamme Oro, nato e cresciuto sportivamente al Circolo Scherma Navacchio. «Grazie Filippo, medaglia d’argento» si legge nello striscione, preparato per festeggiare l’atleta. «Un bel momento anche per la nostra comunità – dice il sindaco, Michelangelo Bettimercoledì 7 agosto alle 17 lo riceveremo in Comune, durante il consiglio comunale. Stiamo organizzando una piccola cerimonia alla quale invitiamo i cittadini e le associazioni sportive che vorranno unirsi a questo saluto. Tra l’altro in questi giorni mi hanno ricordato che per Cascina è il secondo atleta della scherma che vince alle Olimpiadi». Nel preparare i festeggiamenti è emersa una piccola curiosità.

Tradizione

Per Cascina e la scherma queste non sono le prime medaglie olimpiche. Il primo a trionfare in questa disciplina, dopo essere cresciuto anche lui alla scuola del pisano Antonio Di Ciolo, è stato Alessandro Puccini, oggi maestro di scherma. Correva l’anno 1996, quando Puccini vinse la medaglia d’oro (nel fioretto individuale) ai Giochi della XXVI Olimpiade di Atlanta. Un pomeriggio da incorniciare per il maestro di scherma Marco Vannini, il preparatore atletico Michele Mariotti, per i genitori di Filippo, il padre Simone e la madre Michela Zurlo, i fratelli Francesco e Alessandro, gli zii Luca e Filippo, i cugini Federico, Mattia e Lorenzo. Oltre che per gli amici Alessio Giulio e Tommaso, la fidanzata Giulia, i genitori della giovane Gianmarco e Diana, gli amici Massimiliano, Claudia e il figlio Leonardo. I primi a stringere la mano a Filippo al suo rientro a casa.



 

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