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Traffico: i numeri

Porto di Livorno, i dati del primo semestre: boom crociere e in calo container e ro-ro

di Stefano Taglione
Una nave da crociera in porto (foto d'archivio)
Una nave da crociera in porto (foto d'archivio)

Sulle “love boat” 135.497 passeggeri in più. Stabili i traghetti i passeggeri, scendono le rinfuse liquide e i carichi di cellulosa

09 luglio 2024
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LIVORNO. Il boom, già annunciato a inizio anno, delle crociere. Il calo, conseguenza della crisi del mar Rosso con gli attacchi degli Houthi, del traffico dei container. E anche, in parte, dei ro-ro: per certi versi inevitabile, però, visto che il 2023 aveva rappresentato l’anno record per le auto nuove sbarcate a Livorno. È un porto che, nei numeri relativi al primo semestre di quest’anno, cresce sui traghetti e sulle “love boat” quello delineato dal bilancio semestrale stilato dall’Avvisatore marittimo, la società privata che si occupa, fra le altre cose, delle statistiche dell’approdo livornese. Mentre cala più o meno tutto il resto dei settori, fatta eccezioni per le rinfuse solide.

Le cifre fanno riferimento alle sole navi, non alla quantità di carico trasportato. Ad esempio: se è vero che sui ro-ro delle auto nuove c’è stato un calo pari a un terzo, è altrettanto vero che gli stessi mezzi che hanno attraccato negli ultimi mesi hanno trasportato più veicoli rispetto al periodo confrontato, con il mercato che – come spiegato in un’intervista al Tirreno di qualche settimana fa dell’amministratore delegato del gruppo Grimaldi, Emanuele Grimaldi – tiene bene. E lo conferma anche il vicepresidente di Cilp, la Compagnia impresa lavoratori portuali, Enzo Raugei, recentemente riconfermato (in questo caso come presidente) nella Compagnia portuale, che controlla Cilp per il 50%, mentre la restante quota è del Gruppo Neri: «Questo primo semestre – le sue parole – lo stiamo raffrontando con un anno record per il trasporto delle auto, che è il 2023. C’è stato quindi un riassestamento generale, ma il secondo semestre di quest’anno andrà sicuramente meglio perché le immatricolazioni stanno crescendo. In ogni caso le navi hanno viaggiato più piene: siamo intorno a un calo del 20%, non quindi di un terzo, con 20.000 macchine in meno a pari perimetro».

Probabile che le percentuali, complessivamente, siano addirittura inferiori considerando anche gli altri operatori, come ad esempio Porto 2000. Nei rotabili, come terminalista, ritenendolo un traffico secondario rispetto a quello dei container è entrato anche Grimaldi, che da quando ha rilevato Tdt dal Gruppo investimenti portuali di Genova ha ospitato varie navi con le macchine da immatricolare scaricate in Darsena Toscana, con annesse polemiche dei concorrenti (come Cilp stessa) e di un gruppo di sette associazioni livornesi, che hanno fatto notare con una lettera all’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale come in quella concessione debba essere privilegiata, dallo stesso piano regolatore, la movimentazione dei contenitori (che resta, sia come cifre che come volontà futura di Grimaldi, il core business perché «più redditizio»).

I container, come anticipato, calano. Ma è un trend generale, figlio di fattori esterni, nella fattispecie gli attacchi degli Houthi sul mar Rosso alle navi europee. Secondo i dati dell’Avvisatore marittimo il bilancio è di 266 portacontainer scaricate a banchina contro le 312 dei sei mesi precedenti, il 14,74% in meno. Sui ro-ro delle auto nuove, invece, lo scarto è maggiore: -33,15%, ma in questo caso è calo compensato da un maggior numero di mezzi a bordo delle stive, con una diminuzione che è inferiore, sebbene raffrontata con il 2023 che è stato da record da questo punto di vista secondo i terminalisti livornesi.

Stabili invece le gasiere: 22 erano arrivate nei primi sei mesi del 2023, 22 sono arrivate anche da gennaio a giugno di quest’anno. Aumentano le rinfuse solide (+8,16% di navi, da 49 a 53), sono di meno quelle liquide (-10,19%, da 216 a 194), «di fatto perché all’Eni non viene più processato il “crude oil”, ma arrivano prodotti già raffinati», spiega il responsabile dell’Avvisatore marittimo, Fabrizio Moniga. I carichi di cellulosa sono in flessione, col 22,92% di navi in meno, da 96 a 74. Ed è in flessione anche il tonnellaggio lordo, la capacità delle stesse navi, del 7,32%.

È in forte aumento, invece, il traffico delle crociere. Qui, quest’anno, c’è stato il boom. Le “love boat” sono aumentate dalle 105 dei primi sei mesi dell’anno scorso alle 146 di ora (+39,05%). Ma la vera differenza si ha se analizziamo il numero di crocieristi giunti in città, ciò che veramente fa la differenza, perché i vacanzieri portano – sebbene per una buona quota di passaggio dalla nostra città, visto che molti salgono sui pullman in piazza del Municipio alla volta di Firenze, Pisa o Lucca – ricchezza, soprattutto ai bar e ai ristoranti del centro, dove una parte comunque decide di restare visitando le nostre attrazioni. Sono stati 330.677 da Capodanno al 30 giugno, il 69,42% in più considerando che si partiva da 195.180. Un anno da record, forse lontano dalle cifre pre-Covid, ma sintomo di una crescita. Solo Msc, infatti, ha posizionato quattro navi sul nostro scalo. E solo questo basta a spiegare il boom.

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