Il Tirreno

Livorno

Choc in centro

Livorno, anziana di 86 anni sbranata da cinque pitbull in corso Amedeo: è grave

di Stefano Taglione
Il punto esatto dove è avvenuta l'aggressione
Il punto esatto dove è avvenuta l'aggressione

I cani sono scappati dalla porta aperta dal vento di un appartamento. La donna, che tornava dal supermercato, ha un femore rotto e decine di punti su braccia e gambe. Salvata da tre passanti: «Quegli animali erano indemoniati»

03 novembre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Cinque pitbull indemoniati in mezzo alla strada, fuggiti da un appartamento al piano terra di corso Amedeo attraverso la porta spalancata dal vento. E un’anziana, che in quel momento stava tornando a casa dal supermercato col carrellino della spesa, travolta e sbranata dai cani che, fuori controllo, si stavano prendendo a morsi fra di loro.

Choc alle 11 di venerdì 3 novembre in corso Amedeo, dove una donna di 86 anni è stata aggredita dagli animali e portata d’urgenza al pronto soccorso da un automobilista di passaggio, con i medici che le hanno diagnosticato un femore rotto e riscontrato preoccupanti lesioni a una gamba (dove sono stati applicati 15 punti di sutura) e su un braccio (altri sette).

A salvare la signora sono state tre persone, fra cui il tatuatore Denny Ietro (che ha il negozio proprio là vicino) e il cuoco Gabriele Polonia», che lavorava là accanto nella macelleria di famiglia, in via dell’Origine. Con loro una terza persona, di nome Fabrizio. Mentre i cani aggredivano la signora, infatti, i tre sono riusciti con pedate, calci, ombrellate e quant’altro a distrarre gli animali e a metterli in fuga, con la proprietaria – una donna fra i 40 e i 50 anni, peruviana e anche lei ferita dai pitbull in varie parti del corpo – che è riuscita a rinchiuderli nella sua casa, un piccolo fondo a piano terra. «I cani si stavano sbranando fra di loro e questa signora ci è finita nel mezzo, era nel posto sbagliato al momento sbagliato – racconta Denny Ietro, titolare di “Malasangre tattoo”, il negozio proprio di fronte a dove sono accaduti i fatti – Io, con una felpa, ho cercato di prenderne uno approfittando del momento opportuno e usandola come se fosse un guinzaglio. Ho avuto tanta paura, ma non potevo fare altrimenti: in qualche modo sono riuscito a portarne uno nella mia bottega. Se penso a cosa ho visto ho ancora i brividi. Il mio istinto è stato quello di mettere in sicurezza i cani – prosegue il tatuatore – anche perché, a rischiare la vita, oltre alla signora c’eravamo tutti noi e i passanti. Erano un branco, non sai mai cosa può succedere. Fra l’altro non penso sia regolare che una persona, in un appartamento piccolo, abbia la custodia di cinque pitbull». Ora, dopo la denuncia della vittima, la proprietaria rischia quantomeno che i cinque cani le vengano tolti perché non in grado di custodirli correttamente.

Primo piano
Il racconto

Studentesse uccise a Lido di Camaiore, il sorpasso all’autobus e l’auto a folle velocità: cosa hanno visto i testimoni

di Matteo Tuccini
Sportello legale