Calciatore del Livorno di 18 anni in fin di vita: la dinamica dello schianto e i dubbi da chiarire
Verifiche per lo stato di morte cerebrale. Grave l’amico che era con lui: i due erano sulla Variante Aurelia in scooter e sono stati tamponati da un’auto tra San Vincenzo e Donoratico
SAN VINCENZO. Una serata trascorsa in discoteca e, a tarda notte, il viaggio di ritorno in scooter, probabilmente verso Rosignano. Chilometro dopo chilometro sulla Variante in direzione nord. Poi, tra San Vincenzo e Donoratico, lo schianto. Una Ford tampona il motorino. I due scooteristi vengono sbalzati via e l’urto con l’asfalto è violentissimo. Poi, ecco le ambulanze. Quella verso l’ospedale è una corsa disperata. Il calciatore amaranto di 18 anni Anwar Megbli è in fin di vita e ieri pomeriggio (domenica 4) viene dichiarata la morte cerebrale. Il coetaneo che era con lui, è gravissimo. La dinamica, invece, è ancora tutta da ricostruire. Ciò che si sa è che l’automobilista è risultato positivo all’alcol test e che la polizia stradale sta lavorando per vederci chiaro.
Lo schianto
Succede tutto intorno alle 5.30 di ieri mattina. Quando lo scooter viene centrato da un’auto. I due ragazzi finiscono prima contro il lunotto anteriore della macchina. Poi vengono sbalzati sull’asfalto – dove non ci sono segni di frenata – a distanza di metri. L’impatto tra i due veicoli è di un impatto tale che lo scooter resta incastrato, in piedi, tra le lamiere dell’auto. E i soccorritori, quando arrivano sul posto, trovano i due giovani agonizzanti. Non sono completamente privi di conoscenza ma la situazione appare subito gravissima.
I soccorsi
Sulla Variante la centrale operativa del 118 invia due mezzi: un’ambulanza della Croce Rossa della Val di Cornia con a bordo il medico e una della Misericordia di San Vincenzo con i volontari. I due ragazzi vengono portati d’urgenza all’ospedale di Cecina. Megbli è in condizioni disperate e viene immediatamente trasportato a Cisanello con l’elisoccorso. Ma sembra che ci sia poco da fare: è infatti iniziato il tracciato per verificare la morte cerebrale. L’amico invece ha gravi ferite alla testa e al torace, viene trasferito all’ospedale di Livorno e ricoverato in Rianimazione. Il compito di ricostruire la dinamica dell’incidente sulla Variante, adesso, spetta alla polizia stradale.
La dinamica
Anche perché gli interrogativi da sciogliere sono parecchi. Chi stava guidando lo scooter? I ragazzi stavano tornando a Rosignano dopo una serata passata in discoteca? Perché i due giovani si trovavano sulla Variante Aurelia in sella a un Cinquantino, che su quella strada non potrebbe circolare? Com’è possibile che chi si trovava alla guida dell’auto non abbia visto il motorino? I rilievi della stradale partono dalla posizione dei veicoli e dai segni lasciati sull’asfalto. Anche perché al momento ci sono poche altre certezze.
L’auto
Ai poliziotti, d’altra parte, i quattro occupanti dell’auto hanno dichiarato di non ricordare l’accaduto. E anche chi era al volante avrebbe fornito un quadro fumoso. Il trentenne alla guida dell’auto, una Ford Focus, è risultato però positivo all’alcol test e nel corso degli accertamenti avrebbe riferito agli agenti della polizia stradale di non aver visto quello scooter che stava viaggiando nella sua stessa direzione di marcia. Tutti questi elementi, comunque, sono finiti nel fascicolo che dagli uffici della stradale è stato consegnato nelle mani del sostituto procuratore Niccolò Volpe, che coordina le indagini. E che, se crederà opportuno, disporrà gli approfondimenti del caso. Intanto i due veicoli sono stati sequestrati.
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