Corruzione nella guardia di Finanza, nuovo arresto per Massimo Mendella
Nuove misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli. L'ex comandante provinciale delle fiamme gialle di Livorno era già stato arrestato in giugno ed è tuttora detenuto
LIVORNO. Nuove misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli, coordinata dall'aggiunto Vincenzo Piscitelli, su fenomeni corruttivi nella Guardia di finanza partenopea. Coinvolto anche il colonnello Fabio Massimo Mendella, già in carcere da luglio per corruzione; misura cautelare ora per il colonnello Fabrizio Giacone e un imprenditore farmaceutico, Nazario Matachione. Mendella era stato raggiunto da una misura cautelare l'11 luglio scorso insieme al commercialista Pietro De Riu per essersi fatto dare soldi da imprenditori per evitare verifiche fiscali, ed è accusato anche di rivelazione di segreto di ufficio.
Nell'inchiesta sulle presunte irregolarità nelle verifiche compiute dalla Guardia di Fonanza è indagato anche il generale Vito Bardi, ex vicecomandante generale già coinvolto nel filone di inchiesta che portò in carcere Mendella. I pm ipotizzano nei suoi confronti l'accusa di rivelazione di segreto: avrebbe rivelato a Mendella, cui era molto legato, il contenuto di un esposto anonimo che faceva riferimento ai rapporti tra lo stesso Mendella e l'imprenditore farmaceutico Nazario Matachione.