Il Tirreno

L’inchiesta

Scommesse illegali, dodici calciatori di Serie A indagati: i nomi, quanto avrebbero giocato, la gioielleria come banca e i debiti

di Tommaso Silvi e Libero Red Dolce

	Zaniolo, Florenzi, Di Maria, Perin, McKennie e Paredes
Zaniolo, Florenzi, Di Maria, Perin, McKennie e Paredes

Per quanto riguarda i calciatori coinvolti - una dozzina tra cui Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, già coinvolti in un’indagine della Gdf di Torino - nessuno si è mai “venduto” le partite ma avrebbero giocato per lo più su altre discipline

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Un nuovo filone d’indagine scuote il mondo del calcio italiano: dodici giocatori di Serie A sono finiti nel mirino della Procura di Milano per aver effettuato scommesse su siti non autorizzati tra il 2021 e il 2023. L’inchiesta prende forma da una precedente indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, che aveva già coinvolto Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, oggi rispettivamente in forza alla Fiorentina e al Newcastle.

Le indagini

L’attività investigativa, incentrata sull’analisi dei contenuti dei loro smartphone, ha rivelato nuovi dettagli e nomi. Secondo quanto emerso, i calciatori avrebbero puntato su discipline sportive diverse dal calcio, ma le loro azioni potrebbero comunque avere conseguenze sul piano della giustizia sportiva.

I nomi coinvolti e il ruolo delle scommesse illegali

Tra gli indagati figurano Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo, Mattia Perin, Weston McKennie, Leandro Paredes, Ángel Di María, Raoul Bellanova, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri e Junior Firpo. Le indagini hanno svelato che i pagamenti per le scommesse passavano attraverso una gioielleria milanese collegata alla Elysium Group, che avrebbe agito come una vera e propria banca occulta per regolare i flussi di denaro. In particolare, i debiti contratti venivano coperti attraverso bonifici bancari camuffati come pagamenti per l’acquisto di orologi di lusso. Tuttavia, i preziosi non venivano mai consegnati ai giocatori, rimanendo in possesso degli organizzatori del sistema.

I flussi di denaro: Fagioli al centro della rete

Un documento contenente una tabella riepilogativa dei versamenti mostra cifre considerevoli: Fagioli avrebbe trasferito circa 693 mila euro, Florenzi 155 mila, Tonali 57 mila, Buonaiuto 41 mila, e Cancellieri 40 mila. Le autorità sospettano che Tonali e Fagioli non fossero solo scommettitori, ma anche promotori attivi delle piattaforme non autorizzate, con il ruolo di intermediari per altri utenti. Questa funzione avrebbe permesso loro di ottenere vantaggi economici, come riduzioni dei propri debiti di gioco o premi in denaro.

Prestiti da altri giocatori e misure cautelari

Nel corso delle indagini sono emersi anche nomi di calciatori non formalmente coinvolti nell’inchiesta. Tra questi, Federico Gatti (Juventus) e Radu Dragusin, che avrebbero prestato denaro a Fagioli per aiutarlo a estinguere i propri debiti, pur senza partecipare direttamente al sistema di scommesse. Nel frattempo, la Procura ha disposto il sequestro di 1,5 milioni di euro nei confronti di cinque soggetti e della società Elysium Group, ipotizzando reati legati all’esercizio abusivo di attività di gioco, riciclaggio di denaro e responsabilità amministrativa degli enti. È stata inoltre richiesta la misura degli arresti domiciliari per i principali indagati, con l’emissione dei decreti per l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari.

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