Serie D
È morto Adamo Dionisi, il boss di “Suburra”: la vita ultras, il carcere e la carriera da attore, la storia di Manfredi Anacleti
Una vita difficile e turbolenta: nel 2001 la detenzione a Rebibbia per una vicenda legata al mondo della droga
ROMA. È morto Adamo Dionisi. Aveva 59 anni. Numerose le sue apparizioni televisive in film e serie tv, anche se il grande pubblico lo ricorda soprattutto per uno dei suoi ultimi lavori. Quello che ha fatto esplodere la sua popolarità.
La tragica notizia
Adamo Dionisi era gravemente malato da tempo. Un male incurabile che non gli ha lasciato scampo. Nato a Roma, Dionisi ha avuto una vita non semplice. Prima di diventare attore ha avuto alcuni problemi con la legge che lo hanno portato fino alla detenzione nel carcere di Rebibbia. Era uno dei capi della Curva Nord della Lazio quando, nel 2001, finì in carcere per una vicenda legata al mondo della droga. Proprio nel periodo passato in carcere Dionisi ha scoperto l’amore per il teatro e la recitazione. Una volta tornato libero ha intrapreso la carriera da artista.
Manfredi Anacleti
Adamo Dionisi ha interpretato il ruolo del boss Manfredi Anacleti nella serie “Suburra”. Un ruolo che lo ha consacrato al grandissimo pubblico. Il suo debutto nel mondo del cinema è avvenuto nel 2008, quando Virzì lo inserì nel cast di Tutta la vita davanti. Col regista toscano ha lavorato anche tre anni dopo nella pellicola Tutti i santi giorni. Tra i lavori più recenti si ricordano "Martedì e Venerdì" (2024) e "Enea" (2023), oltre a film come "Morrison" (2021), "The Shift" (2020), "Famosa" (2019) e "Dogman" (versione estesa) (2018). Ha fatto parte anche di pellicole come "Brutti e Cattivi" (2017), "Good Morning Aman" (2009) e "Chi nasce tondo" (2008). Sul piccolo schermo, oltre a "Suburra", Dionisi ha avuto un ruolo anche nella serie "Rocco Schiavone"