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Grosseto, oggi inizia l’era Malotti. Quale squadra ha in mente il mister?

di Paolo Franzò
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Serie D. Due settimane di lavoro prima di tuffarsi nel campionato

06 febbraio 2024
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GROSSETO. Inizia oggi, con il primo allenamento con il Grifone, cui seguirà la presentazione alla stampa, l’avventura grossetana di Roberto Malotti, neo allenatore biancorosso, ufficializzato domenica sera, subito dopo il termine della gara pareggiata per 2-2 con il Cenaia.

Dodici partite per il tecnico fiorentino, per cercare di ribaltare una situazione che vede oggi il Grosseto addirittura fuori dalla zona playoff, ma nel contesto di una classifica cortissima in vetta e con tanti scontri diretti ancora da giocare. Due settimane di lavoro per Malotti, per via della sosta del campionato per il Viareggio, prima di cominciare subito con la super sfida dello Zecchini di domenica 18 febbraio, contro il Follonica Gavorrano, oggi tre punti più su del Grifone.

Fiorentino, classe 62, Malotti viene dipinto come un allenatore di quelli tosti, bravissimo nell’insegnare calcio ai più giovani, ma assolutamente allergico a atteggiamenti da prima donna dei giocatori. Grande lavoratore insomma che porta come marchio di fabbrica la base della difesa a quattro, nel contesto di un 4-4-2, mutabile in 4-3-1-2, comunque votati ad attaccare. Approda in una squadra che invece gioca a tre in difesa dall’inizio della stagione e questa già sarà la prima curiosità da scoprire. Se insomma il nuovo allenatore apporterà una decisa revisione dell’atteggiamento tattico in campo. Cosa non semplice, ma fattibile visti i componenti della rosa a sua disposizione.

Due settimane di lavoro utili anche e soprattutto a Nocciolini, per ritrovare una condizione migliore ed essere finalmente pronto a far coppia in avanti con Marzierli. Magari con alle spalle uno tra Rinaldini e Riccobono. Potrebbe essere questa la strada di una sorta di piccola rivoluzione della quale oggettivamente questa squadra necessita visti i risultati ottenuti sino ad ora che sono certamente inferiori alle attese della vigilia del campionato. Ma non solo sulla tattica e sui movimenti in campo dovrà lavorare Malotti per restituire al Grifone una divisa scintillante. C’è da lavorare certamente e molto anche sulla testa dei giocatori di una squadra che deve ritrovare umiltà, coraggio e consapevolezza, oltre alla voglia di provare sempre ad andare a vincere le partite con cattiveria. Questo soprattutto si augurano i tifosi biancorossi che proprio nell’atteggiamento della squadra in campo, troppo spesso hanno colto segnali negativi.

Malotti nel suo percorso, troverà anche squadre che di lui serbano un gran ricordo, per gli ottimi risultati ottenuti insieme, come Sangiovannese, San Donato e Montevarchi. Grifone che riparte depresso, dal pareggio acciuffato in extremis a Cenaia, ma soprattutto dai risultati delle dirette concorrenti che quasi sembrano fare a gara per non vincerlo questo campionato, con l’ennesima occasione di recuperare punti gettata alle ortiche. Col solo Livorno che rientra prepotentemente e che sulla carta, per blasone, piazza e storia, è quella che più fa paura. Quel che è certo è che nessuno dispone di bacchetta magica. Malotti porterà la sua conoscenza al servizio della squadra che poi però dovrà fornire quella “mano d’opera”, prendendo spunto dal nome del noto ristorante fiorentino del neo tecnico biancorosso, necessaria per riprendere in mano una stagione ancora non del tutto compromessa.


 

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