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Grosseto, attacco dei lupi in un’azienda all’ora di pranzo: sbranate 27 pecore


	Le pecore sbranate dai lupi 
Le pecore sbranate dai lupi 

A denunciare quanto accaduto è il Comitato Pastori d’Italia

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GROSSETO. Un attacco dei lupi nel Parco della Maremma. E un’azienda in ginocchio. Il branco ha preso di mira l’azienda agricola dei fratelli Salvatore e Paolo Serra, provocando una vera e propria strage tra il bestiame. Ventisette pecore sono state sbranate durante l’assalto in pieno giorno – attorno all’ora di pranzo –, lasciando l’azienda in una situazione drammatica e con danni ancora da quantificare. «Non ne possiamo più, avevamo lasciato le pecore sole appena due ore, all'ora di pranzo», dicono i proprietari dell’azienda. 

L'allarme del Comitato Pastori d’Italia

A denunciare l’accaduto è Mirella Pastorelli, presidente del Comitato Pastori d’Italia, che con parole dure ha espresso tutta la propria indignazione: «L’azienda dei fratelli Salvatore e Paolo Serra, all’interno del Parco della Maremma, ha subito un attacco da un branco di lupi: una carneficina 27 pecore sbranate, un danno non quantificabile, che sta mettendo a repentaglio la tenuta dell’azienda», ha affermato. Secondo Pastorelli, episodi come questo rischiano di mettere definitivamente in ginocchio le realtà agricole già in forte difficoltà: «Una vergogna in un momento così incerto per le aziende che stanno rischiando di chiudere per leggi inique che colpiscono soprattutto chi produce con grande sudore. I fratelli Serra, sgomenti per il danno subito, con grande dolore hanno recuperato le pecore morte e le molte fuggite per lo spavento».

Critiche al sistema normativo e all’inerzia delle istituzioni

La presidente del Comitato ha poi rivolto un duro attacco al quadro normativo attuale, definendolo inadeguato a garantire la sopravvivenza delle attività zootecniche: «L’Italia deve essere più responsabile e proteggere gli allevatori come succede nei Paesi comunitari che abbattono annualmente i lupi in modo da avere una tenuta che non metta a rischio le attività pastorali. Basta con le false illusioni, come l’ultima uscita di Ispra che dichiara che in Toscana possono essere abbattuti 22 capi, mentre la Regione dice che non è possibile l’abbattimento», ha proseguito.

L’appello al ministro

Pastorelli ha infine chiamato direttamente in causa il Ministero dell’Ambiente, esortando a un intervento urgente per modificare la normativa vigente: «Fino quando il lupo non sarà declassato e non sarà modificata la legge 157? Il Ministro Pichetto Fratin risolva in tempi brevissimi questo dannoso problema senza stare alla finestra per non voler scontentare chi ancora oggi considera il lupo animale intoccabile».

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