Per la prima volta a Grosseto venduto un campo sportivo ai privati: la società e il progetto
Via del Sarto, il bando se l’è aggiudicato la Dueffe di Franco Friozzi: «Abbiamo aperto una nuova strada»
GROSSETO. L’impianto sportivo di via del Sarto a Grosseto è stato oggetto nei giorni scorsi di una storica compravendita. La società Dueffe snc di Franco Friozzi s’è aggiudicato un bando pubblicato nello scorso agosto dal Comune per l’alienazione di un bene, appunto la struttura che sorge alla rotatoria a fianco dell’ippodromo del Casalone. È il primo impianto comunale, per tanti anni gestito dalla Polisportiva Gorarella che lo utilizzava sia per le lezioni di tennis che per i corsi di minibasket, che viene ceduto a un privato.
A settembre è stata pubblicata la graduatoria, mentre lo scorso 31 ottobre è stato effettuato il rogito dal notaio Filippo Abbate. Franco Friozzi, che aveva in concessione dal 2020 l’impianto in quanto responsabile della Queen’s Club, è diventato proprietario di “un campo da tennis recintato in erba sintetica, un campo polivalente materiale sintetico corredato due porte da calcetto e una rete da tennis recintato rete metallica, 1 spogliatoio/ristoro e di 1 tribuna metallica in prossimità campo del campo polivalente”, per un importo complessivo di 250.000 euro, al quale devono essere tolto i 25.000 anticipati come caparra al momento di partecipare al bando.
«Abbiamo aperto una nuova strada per il futuro – dice Franco Friozzi – è da alcuni anni che eravamo interessati all’impianto e l’inserimento tra i beni alienabili del Comune. È la conclusione di un percorso iniziato a fine 2016, al momento di decidere, con mia figlia Sonia, di conservare il negozio di via Aurelia Nord, dopo l’uscita dalla società di Stefano Franceschelli. Abbiamo cambiato denominazione, passando da “Due Effe” ad Anno Zero. E quella del tennis è stata una scelta ponderata, che sta dando i suoi frutti, dopo un inizio sanguinoso: siamo il negozio specializzato più importante della Toscana, uno dei migliori del centro Italia, con i 200 metri di esposizione. I consumatori compravano e compra online e per questo abbiamo sposato una politica aggressiva, concorrenziale. Diamo un servizio ai clienti, facciamo provare gratuitamente la racchetta e se il cliente è interessato andiamo sulle piattaforme online, guardiamo il prezzo di riferimento, cercando di essere competitivi, di spingerlo a comprare da noi, facendo capire i vantaggi rispetto all’online, come quello di poter provare un completino o un paio di scarpe invece di fare la scelta a scatola chiusa».
La società Due Effe, che continuerà a chiamarsi “Queen’s Club”, una società resa famosa anche dal maestro Daniele Pecci, che ha fatto innamorare tantissimi ragazzi di questa disciplina e che è salito alla ribalta della cronaca con imprese estreme come 24 ore di tennis non stop. «L’impianto di via del Sarto – sottolinea Friozzi – ha potenziale importante con una superficie di 5.055 metri quadrati, anche se ci sono diversi lavori da fare. Qualcosa abbiamo fatto noi, ma la concessione aveva durata annuale e quindi era impossibile fare investimenti. Manca un punto ristoro, un bar ristorante. È nostra intenzione di portare a tre i campi da tennis, compreso uno polivalente per gli appassionati di calcetto, più un piccolo campo “orange” (che misura 5, 48x15) che ci chiede il maestro Daniele Pecci. L’idea iniziale è di fare qualcosa di nazional popolare, cercare di avere introiti dal punto di ristoro, dall’organizzazione di eventi, a cominciare dai compleanni dei ragazzi. Il padel? Ci specializzeremo nel tennis e casomai possiamo pensare al pickleball, che ha le misure adatte per essere giocato nel campo dei bambini. Per la nostra scuola tennis acquisteremo un simulatore, con una macchina lanciapalle che piace molto ai più giovani». La Queen’s Club ha sottoscritto nelle scorse settimane un accordo temporaneo con il Circolo Pattinatori Grosseto per l’utilizzazione del campo da tennis, che si affaccia su via Uranio, che si trova all’interno del centro polisportivo di via Mercurio: «Ci servirà come punto di appoggio – spiega Friozzi – nel momento di sistemare i campi di via del Sarto, ma anche per aumentare la nostra offerta, in modo da mettere in mano una racchetta a sempre più persone».