Il Tirreno

GROSSETO. Giostre del Luna Park piazza Barsanti ferme per due giorni (a partire da questo pomeriggio) per l’ultimo saluto al decano Giancarlo Baudo, scomparso a 71 anni.

Baudo, originario di Piombino, voce tra le più autorevoli all’interno della commissione spettacolo aveva guidato per mezzo secolo la grande famiglia dell’intrattenimento maremmano, di cui era stato tra i fondatori, traghettandola dagli anni d’oro fino alla crisi del nuovo millennio affrontando la concorrenza impari del digitale, sempre a testa alta e con il petto in fuori.

L’ultima sfida che si era addossato sulle spalle stata la rinascita dopo lo stop a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia da Covid-19. Gestore di innumerevoli attrazioni che hanno fatto divertire generazioni e generazioni di grossetani, come per una simbolica chiusura del cerchio da ultimo aveva condotto il Brucomela, il più amato da tutti i bambini.

Baudo era stato ricoverato in ospedale a Roma a seguito di un aggravamento delle sue condizioni di salute. Ma aveva dato espresse disposizioni affinché la sua salma potesse tornare per l’ultima volta nella Grosseto alla quale tanto aveva dato e dalla quale aveva a sua volta ricevuto moltissimo.

In suo onore, la camera mortuaria è stata allestita proprio al Luna Park: l’ultimo tappeto rosso circondato da fiori e piante. Il funerale sarà celebrato domani alle 15,30 al Cottolengo. Attesi al corteo funebre tanti colleghi giostrai che, tra gli alti e bassi del mestiere, hanno lavorato con lui in questi cinquant’anni.

Baudo lascia i tre figli, che da lui hanno ereditato passione e professione per l’intrattenimento, sapendo raccogliere con successo la tradizione di famiglia. L’anno scorso aveva perduto la moglie Loretta Pratesi, un lutto dal quale non si era più ripreso.

Il Luna Park, nel frattempo, osserva la chiusura in suo onore. Le giostre torneranno a girare a partire da mercoledì 23 ottobre, nel ricordo di Giancarlo Baudo.