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Grosseto, tra libri e bellezza nasce il salottino anti degrado: dov’è e il perché di questo “esperimento speciale”

di Elisabetta Giorgi
Il salottino con due tavoli e sette sedie allestito dal condominio nella galleria di palazzo Cosimini
Il salottino con due tavoli e sette sedie allestito dal condominio nella galleria di palazzo Cosimini

Il condominio ha deciso di attrezzare lo spazio con tavoli, enciclopedia e sedie per sedersi, riposarsi e confrontarsi

14 ottobre 2024
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GROSSETO. Un messaggio di bellezza e rispetto è spuntato da qualche giorno a Grosseto in un insolito contesto: la galleria di palazzo Cosimini.

È uno splendido salottino che invita a sedersi, leggere e riflettere. Due tavoli e 7 sedie spiccano tra la frenesia dei passanti spezzando la routine e mettendo una sorta di “ punto” a tutto. Da dove arrivano?

Sono stati allestiti in buon ordine dal condominio del palazzo a pochi metri dagli uffici e studi professionali, nella galleria di pubblico passaggio che congiunge via Matteotti a via Bonghi. Qua dove nel tempo sono fioriti bivacchi e fenomeni di degrado (c’è tuttora una scala piena di sporcizia), ora è tempo di sovvertire l’ordine e ricominciare dalla bellezza. Sedetevi e leggete, parlate e ammirate il mobile a forma di pianoforte dove sono appoggiati libri, sfogliate l’enciclopedia e le decine di volumi appoggiati alle mensole. Il senso del tutto è ben spiegato nel foglio appeso a una colonna.

«Palazzo Cosimini – è scritto – ha deciso di aderire al progetto “Grosseto città gentile” dandovi il benvenuto in un’area privata ma di pubblico passaggio. La nostra proprietà è obbligata, ma felice di esserlo, a concedere il passaggio dei cittadini fungendo da collegamento tra le vie Giacomo Matteotti, via Urbano Rattazzi e via Ruggero Bonghi. Si può quindi attraversare lo stabile sia per velocizzare il passaggio che per recarsi nelle stimate attività professionali, negli istituti bancari, nei prestigiosi studi professionali e medici qui situati. Ma non esisteva ad oggi alcun diritto di stazionare all’interno delle stesse aree, trattandosi in ogni caso di proprietà privata obbligata al passaggio. Da oggi i proprietari – riporta il condominio – hanno deciso, nella speranza di fare cosa gradita, di creare un’area più accogliente per chi passa, dove si possa anche intrattenersi per leggere un libro, fare due chiacchiere, prendere un caffè o dove i giovani possano trovare un posto per studiare».

Porte aperte ai concittadini «che vedono nel “gigante buono” non solo una zona aperta a qualunque tipo di avventore gentile o meno, ma anche uno spazio in cui ognuno possa sedersi, riposarsi e trascorrere del tempo». L’unica richiesta nel rispetto di chi vive e lavora all’interno di questa struttura – precisa il Condominio – «è quella di restituire lo stesso gesto gentile. Non soffermandosi dopo le 21, non lasciando resti di cibo o bevande usando lo stesso riguardo che usereste a casa vostra. Concedendoci di abbellire ogni volta un po’di più, convincendoci che aprire le porte a tutti sia un gesto valido, mantenendo pulito per rendere l’accogliervi uno sforzo sensato».

Un messaggio speciale e positivo, che il condominio spiega ancor meglio al Tirreno, a voce. «Palazzo Cosimini è per convenzione con il Comune di Grosseto proprietà privata, ma di pubblico passaggio. Il pubblico passaggio costringe da sempre lo stabile a “resistere” a ogni tipo di passaggio incluso quello di malintenzionati che fanno loro alcune aree, lasciandone ogni giorno il pessimo segno. Lo spirito di sposare il concetto di “città gentile” si somma alla piena collaborazione con le istituzioni, se pure con grandissimo sforzo da parte dei residenti. Con questo spirito i proprietari tentano di rimboccarsi le maniche non limitando solo a lamentarsi del degrado, cercano di riappropriarsi con educazione delle proprie aree sempre più spesso oggetto di “barbonaggio” e atti vandalici, e di generare un posto dove ognuno possa, sempre con rispetto, trovare un luogo ospitale. E sempre in armonia con le istituzioni».

Il condominio del palazzo Cosimini sta tentando a piccoli passi e senza troppo clamore di fare qualcosa senza gravare su nessuno e lo sta facendo provando a capire se questa possa essere o meno una strada produttiva. Intanto sono già in molti a dire che è comunque «un bellissimo esperimento», originale e che genera speranza e fiducia gettando un seme affinché nasca qualcosa di bello e fruttuoso.

Non sarà l’unica iniziativa del condominio, a quanto pare. Ne sono in serbo altre, sempre all’insegna di uno spirito “buono” e che potrebbe essere di esempio anche in altre zone di Grosseto. Con salottini, libri e spazi per un’aggregazione costruttiva.

Se tutto va bene il mobiletto a forma di pianoforte che ha trovato spazio nella galleria potrebbe essere sostituito da un pianoforte vero da suonare (sempre con rispetto); il salottino potrebbe popolarsi di avventori, i libri potrebbero moltiplicarsi e quei tavolini potrebbero nei prossimi giorni diventare davvero una chance di incontro tra i ragazzi, che a Grosseto hanno storicamente ben pochi spazi di aggregazione.

Popolare e vitalizzare un luogo, renderlo vivo e palpitante, è di per sé la forma più efficace contro ogni degrado. Si parte dunque da qui, da un piccolo grande segno di bellezza.

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