Il Tirreno

Toscana

L’omicidio

San Casciano, Mattia Scutti: gli spari alla zia, il video e la rivelazione dell’amico della vittima

di Tommaso Silvi

	Mattia Scutti
Mattia Scutti

Il 22enne ha chiamato i carabinieri dopo aver ucciso la 55enne Laura Frosecchi: nel paese in provincia di Firenze emerge un dettaglio inquietante sugli ultimi giorni prima del delitto

17 ottobre 2024
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SAN CASCIANO VAL DI PESA. “Stop alla violenza”. “Stop femminicidi”. E un video ricordo di Noemi Durini, la 16enne uccisa a sassate nel 2017 dal fidanzato, Lucio Marzo, in provincia di Lecce. A rivedere quel post, oggi, vengono i brividi. Sette anni fa Mattia Scutti denunciava la violenza sui social, oggi è tragicamente coinvolto in prima persona in una storia di sangue che sconvolge la Toscana. Mattia, 22 anni, nato a Livorno e cresciuto a Firenze, nella mattina di giovedì 17 ottobre è uscito di casa, a San Casciano Val di Pesa, e si è diretto al negozio di generi alimentari a poche centinaia di metri di distanza. Ha varcato la porta d’ingresso, ha incrociato lo sguardo di sua zia, Laura Frosecchi, 55 anni, sposata con due figli. E le ha sparato uccidendola. Poi è fuggito, si è barricato in casa, quindi è stato bloccato dai carabinieri appena ha tentato di uscire ed è stato portato in caserma. Cosa è scattato nella testa di Mattia Scutti? E perché nel paese di Chiesanuova, frazione del comune di San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze, in molti temevano che potesse avventurarsi un gesto pericoloso? Andiamo con ordine. 

Le passioni

La musica, il calcio, gli animali. I profili social di Mattia offrono una panoramica sulla sua vita. E si vedono le immagini di un ragazzino come tanti, che passa le giornate tra skateboard e musica rock, partite di calcio viste in famiglia e video di quotidianità in paese, a Chiesanuova. Le scuole medie a San Casciano, poi gli studi all’istituto alberghiero Buontalenti, a Firenze. Le ultime foto di Mattia mostrano lo stesso ragazzino, cresciuto, più uomo e meno bambino. E come foto profilo un’immagine interamente scura: lui, testa bassa e cappellino con la tesa in testa. Guarda in basso. Nessun colore, solo tanto nero. 

Le testimonianza

A Chiesanuova si conoscono tutti. Qualcuno ha sentito gli spari nella mattina di giovedì 17 ottobre. I colpi di pistola con cui Mattia ha ucciso la zia, trovata poi senza vita da un cliente che, arrivato all’ingresso del negozio di generi alimentari di proprietà del marito della vittima, si è trovato di fronte a una scena terribile. Laura a terra, senza vita, circondata dal sangue. Mattia ha chiamato i carabinieri e ha confessato svubito: «Ho sparato a mia zia», ha detto ai militari subito dopo il delitto. «Quel ragazzo è sempre stato particolare – racconta Valentino, ex compagno di scuola della donna uccisa –, sapevamo tutti che aveva grande passione per le armi, che spesso le portava con sé». La gente a Chiesanuova conosceva le debolezze di Mattia, e in molti sapevano anche che era solito girare armato. «Laura era una persona splendida, con un bravissimo marito (Stefano Bettoni, ndr) e una vita normalissima. Questa tragedia – conclude l’ex compagno di scuola di Laura Frosecchi – ci lascia senza parole».

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