Massa Marittima, operaio muore in un cantiere edile dopo un volo di dieci metri: chi è la vittima
L’incidente durante i lavori di ristrutturazione di una palazzina in via Volturno. Sul posto i mezzi di soccorso e le forze dell’ordine per ricostruire la dinamica della tragedia
MASSA MARITTIMA. Incidente sul lavoro in un cantiere edile a Massa Marittima. Un uomo di 54 anni, Salah Othaman, operaio tunisino residente a Grosseto, è morto dopo essere caduto da un’altezza di 10 metri durante i lavori di ristrutturazione di una palazzina in via Volturno, nel centro della città.
I soccorsi
Sul posto sono intervenuti ambulanze della Misericordia di Massa Marittima, della Pubblica assistenza di Scarlino e l’elisoccorso Pegaso1. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. Per gli accertamenti sono intervenuti i carabinieri e i tecnici della Asl Toscana Sud Est che si occupano della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. È ancora tutta da ricostruire la dinamica dell’incidente. Dalle prime informazioni raccolte pare che l’operaio stesse lavorando sull’impalcatura quando è precipitato nella corte interna della palazzina in ristrutturazione.
Il messaggio di Giani
«Si allunga l’elenco dei morti sul lavoro e come istituzioni non possiamo proprio accettarlo». Commenta così il presidente della Toscana Eugenio Giani l’incidente tragico. «Alla famiglia del lavoratore deceduto va il cordoglio mio e di tutta la giunta regionale» dice Giani. Poi l’analisi: «In un paese civile non si può morire di lavoro. Lo diciamo da anni e la strada da battere non può che essere quella imboccata: investire sulla formazione, ancora di più, investire sullo scambio di buone pratiche, non far venir meno e potenziare i controlli, i piani mirati di prevenzione, l’informazione e assistenza alle imprese: una battaglia che si vince tutti assieme, con la collaborazione tra istituzioni ma anche con datori di lavoro e lavoratori».
Le ispezioni
A proposito di controlli, lo scorso maggio la giunta regionale ha approvato l’assunzione a tempo determinato, per tre anni, di venticinque operatori e otto dirigenti chiamati a lavorare sul fronte della prevenzione e della sicurezza sul lavoro: personale necessario per centrare l’obiettivo di mille ispezioni in più l’anno nei cantieri, arrivandone a controllarne 4500. Una scelta in controtendenza – spiega la Regione in una nota – rispetto al governo nazionale, che prima di maggio ha deciso di non stanziare nuove risorse per potenziare i servizi di prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro e di ridimensionare il ruolo delle Asl in questo ambito. I cantieri edili rimangono un luogo dove alto è il tasso di infortuni, anche gravi e mortali. Nel 2023 sono state 3.652 le ispezioni con sopralluogo nei cantieri toscani e se si considerano anche i soli controlli documentali il numero degli accertamenti sale a 4.924, il 13,5 per cento di tutti i cantieri notificati, ovvero 36.570.