Grosseto, morto a 15 anni per malore: gli ultimi minuti di vita di Riccardo accanto alla madre in lacrime
Stava facendo ritorno da scuola quando si è sentito male: sdraiato sul marciapiede ha ricevuto le cure dei soccorritori allertati dalla mamma, ma non c’è stato niente da fare
Grosseto. La campanella dell’Iti è suonata da pochi minuti. Venerdì 8 marzo. Riccardo Radiconi, 15 anni compiuti a dicembre, sta tornando a casa in auto con la madre. Parla con lei quando, a un tratto, si ferma: si sente male e si accascia. La donna, sotto choc, accosta in via Santerno, all’altezza del bar Galli, e si allunga sul sedile del passeggero, poi corre ad aprire lo sportello. Riccardo non è cosciente.
L’attimo fatale
Pochi minuti dopo, sul posto, arriva l’automedica del 118. Il personale di bordo si precipita ad assistere l’adolescente, che a questo punto è sdraiato sul marciapiedi. Il cuore di Riccardo non batte. Cominciano le manovre di rianimazione cardiopolmonare: compressioni toraciche (il massaggio cardiaco esterno) e ventilazioni bocca a bocca. Arriva l’ambulanza della Misericordia, e i soccorritori uniscono i propri sforzi utilizzando anche gli appositi strumenti in dotazione. Riccardo non reagisce.
La corsa in ospedale
Il paziente viene assicurato alla barella, che viene caricata dal portello posteriore sul mezzo giallo-ciano, che parte a sirene spiegate in direzione dell’ospedale. Al pronto soccorso, i confratelli affidano Riccardo alle cure del personale sanitario del Misericordia. Ma neanche gli sforzi di infermieri e medici riescono a salvarlo. Al presidio sanitario di via Senese arriva prima la madre, poi raggiunta dal marito.
Una città nel dolore
La notizia della tragedia rimbalza sulle chat. I compagni di scuola dell’Iti, dove Riccardo frequentava la classe 2ªD, non ci credono. E neanche gli ex compagni di squadra, anche se Riccardo non si allenava più da tempo. Tutti conoscevano quello che “Ricca” aveva passato fin da piccolissimo: le operazioni alle quali era stato sottoposto; proprio al cuore. Con gli anni e con la determinazione, e sostenuto dall’amore della sua famiglia, era arrivato a vestire la maglia del Gsd Invicta Grosseto Calcio Giovani: nel 2019 compariva nella lista dei Pulcini di mister Fabriano Tirocchi per i tre tornei primaverili di quell’anno, a livello regionale. Una giovane vita spezzata in una giornata tragica che lascia un’intera città in un silenzio carico di dolore.