Albinia, sull’Aurelia è arrivato l’autovelox: attenzione al limite fissato
L’installazione dopo una modifica alla viabilità con l’inserimento di una curva
ALBINIA. Era stato annunciato ed è arrivato: ad Albinia, all’altezza del nuovo svincolo sulla statale Aurelia, è stato collocato un autovelox (nella foto di Enzo Russo).
Dopo i due incidenti che si sono verificati in una sequenza molto ravvicinata nel tempo in quel tratto, non appena lo svincolo è stato aperto a doppio senso di marcia, si è voluti correre ai ripari: non soltanto è stata messa tutta la segnaletica possibile sia orizzontale che verticale, strisce, luci, cartelli, ma anche un autovelox.
Chi si trova a passare in quel tratto attraversa un’area di cantiere. Anas sta realizzando dei lavori che permetteranno di costruire un ponte di 82 metri sotto il quale passerà lo scolmatore di Campo Regio, l’opera di sicurezza idraulica per evitare che le alluvioni colpiscano Albinia. Per permettere la realizzazione del ponte è stato necessario creare un by pass di circa 200 metri. Una modifica alla viabilità con l’inserimento di una curva che all’inizio era percorsa solo in direzione Grosseto e che adesso, invece, è diventata a doppio senso di marcia. Una curva che però, per alcuni automobilisti, è stretta e quando si arriva a velocità sostenuta diventa difficile da percorrere. Chi arriva da Grosseto, infatti, adesso, prima del ponte sull’Albegna si trova una deviazione che poi lo riporterà verso la statale Aurelia, lungo il percorso originario. Un percorso in cui è necessario prestare molta attenzione. Per questo motivo, per limitare la pericolosità e aumentare la sicurezza, è stato messo un autovelox fissando la velocità a 40 chilometri orari. Il by pass dovrebbe essere presente per tutto l’anno, ossia, il tempo necessario per realizzare il ponte. Poi tutto dovrebbe tornare alla normalità.
L’arrivo dell’autovelox non è stato salutato con favore dagli automobilisti. Ieri mattina, alcuni, lo hanno visto all’ultimo momento e hanno effettuato delle brusche frenate. Ci sono poi coloro che sostengono che sia vuoto ma così non sembrerebbe: non lo scopo di Anas, in questo caso, non sarebbe certo quello di fare cassa ma di invitare gli automobilisti alla prudenza.
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