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Il lutto

Follonica piange Davide Renne: «Cultore della moda gentile e impeccabile»

di Maurizio Ceccarelli
Follonica piange Davide Renne: «Cultore della moda gentile e impeccabile»

Come è morto lo stilista di Moschino

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FOLLONICA. Incredulità e sgomento. Così si è risvegliata la città il giorno dopo la notizia della scomparsa di Davide Renne, lo stilista del Golfo morto venerdì a Milano, dove da poco era arrivato ai vertici di Moschino, per un malore, dopo essere stato ricoverato pochi giorni fa per un problema cardiaco.

Ma chi lo ha conosciuto, come Massimiliano Giornetti (suo compagno di corso al Polimoda di Firenze) non si dà pace per aver perso un amico, una persona speciale, con cui ha trascorso un periodo importante della sua vita professionale: «Davide era un grandissimo professionista che si lega fortemente a quella che è stata la mia crescita da direttore di Polimoda oggi e prima ancora da direttore creativo di Salvatore Ferragamo. Con lui abbiamo condiviso molte nottate in tre anni intensi, fatti, in alcuni casi, anche di paure e di incertezze, per poi vedere la stella di Davide brillare. Non era solamente un grande professionista – aggiunge – che è stato accanto in tutti questi anni ad Alessandro Michele (ex direttore creativo di Gucci, nda) ma anche un fautore e coprotagonista proprio del successo di Alessandro in Gucci, ma soprattutto una persona dal grande sorriso e dalla grande determinazione, estremamente generosa e sempre pronta ad aiutare e supportare nuovi talenti».

Tanti i momenti condivisi a Parigi alla ricerca di capi vintage per dare il “La” alla prossima collezione: «Era un grande cultore della moda, ma anche uno spirito libero, mai omologato, mai chiuso dentro a un cliché».

Da Follonica, la sua città, era partito giovanissimo per inseguire il sogno della moda, quel sogno che lo aveva portato a lavorare per i marchi più prestigiosi del mondo. Antonino Vella, suo professore negli anni del liceo scientifico del Golfo, lo ricorda con affetto: «Di quei tempi e delle classi in cui insegnavo ricordo soprattutto gli studenti indisciplinati, quelli che mi creavano problemi. Ma Davide non era così, era un ragazzo molto serio, educato e puntuale, era sempre molto concentrato durante le lezioni; forse è per questo che non ricordo molto di lui. Sono passati circa trent’anni da allora e di studenti ne ho visti passare molti, ma fra i pochi ricordi che ho di Davide ci sono certamente la sua gentilezza e il suo comportamento impeccabile. La notizia della sua scomparsa mi addolora molto, era giovane e nonostante quello che brillantemente aveva già fatto nella sua carriera, davanti a se aveva ancora un grande futuro. Follonica – conclude Vella – perde un grande talento, ma soprattutto una persona per bene».

Anche Graziella Poli, responsabile di sede dello scientifico, ricorda Renne: «Perdiamo una bella persona: riservata, alla quale piaceva rimanere nell’ombra. Non si esponeva mai, né per brillantezza intellettuale, né per altre cose. Provo un grande dolore per la sua scomparsa».


 

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