Il Tirreno

GROSSETO. Ci ha lasciato una delle figure più note della Maremma. Il professor Rinaldo Carini, per molti anni medico dirigente dell'Inail, promotore della camera iperbarica a Grosseto e studioso della silicosi di cui ne aveva fatto una ragione di vita, tanto che veniva chiamato il medico dei minatori. Nato a Scansano nel 1923 per oltre trentacinque anni ha studiato e cercato, con la sua professionalità, di garantire in qualche modo un futuro ai minatori. E l'ha fatto in veste di medico, accertando l'esistenza della silicosi polmonare che, se presente, dava diritto alle prestazioni di legge. Grazie agli studi personali e agli approfondimenti clinici su questa malattia, il professor Carini ha partecipato anche alla stesura della legge sul riconoscimento del rischio professionale e la conseguente tutela assicurativa per tutte le forme di malattia dell'apparato respiratorio e cardiocircolatorio associate alla silicosi polmonare.

La messa funebre sarà celebrata stamani alle 10,15 nella basilica del Sacro Cuore e la salma sarà tumulata nella cappella di famiglia al cimitero di Montorgiali. Alla moglie Maria Rosa, al figlio Umberto presidente della Pro Loco di Grosseto, alle figlie Susanna e Rita e alla nuora Cinzia le condoglianze della redazione.