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Fiorentina, è una rimonta europea: arriva il pass per i quarti di finale – Il racconto della partita

di Francesca Bandinelli

	L'esultanza di Kean
L'esultanza di Kean

La squadra di mister Raffaele Palladino contro il Panathinaikos partiva dal 3-2 dell’andata: grande primo tempo dei Viola

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FIRENZE. Era necessario vincere per cancellare il 3-2 rimediato all’andata, ad Atene. La Fiorentina sembrava esserci riuscita senza troppi patemi d’animo, ma il rigore del 3-1 per il Panathinaikos ha fatto correre brividi lungo la schiena di Firenze. In 24 minuti, nel primo tempo, i viola hanno rovesciato tutto: disciplinati tatticamente, capaci di costruire gioco e, all’occorrenza, di chiudere anche gli spazi. Sì, è vero: nella seconda parte della gara, c’è stata troppa sofferenza, ma il sigillo di Kean, autore del momentaneo 3-0, pareva aver chiuso i conti in anticipo. L’ingenuità di Fagioli, frettoloso nell’atterrare in area Ioannidis, sul finale, ha rischiato di rimettere tutto in discussione. Sono esattamente queste gli errori da evitare, ma resta la prestazione e nessuno può discuterla.

La vigilia e il match

Palladino, rispetto alla gara di Atene, ne cambia quattro. Davanti ci sono Gudmundsson e Kean: Cataldi si sistema in cabina di regia, con Fagioli e Mandragora. Pongracic, invece, è al centro della difesa. Tra i pali, torna De Gea, al suo debutto nella competizione, dopo le due gare giocate ai preliminari. Dall’altra parte, il Panathinaikos, si presenta con il tridente con Tete, Swiderski e Djuricic: Siopsis è davanti alla difesa, con Maksimovic nei panni dell’incursore. La Fiorentina, col passare dei minuti, aumenta il giro dei minuti. A sbloccare il risultato, riportando in equilibrio il risultato nell’aggregato, al 12’, è Mandragora, con un sinistro dalla distanza. Bello il gol, indiscutibilmente, ma soprattutto l’abbraccio (collettivo) con Terracciano, il portiere finito nel mirino della critica dopo il ko in terra greca. La Viola non molla.

Viola show

C’è sì qualche sbandamento, con Cataldi non impeccabile, ma la squadra di Palladino costruisce, anche dal basso. Ranieri recupera un pallone, mette in moto Gudmundsson ed è l’islandese a progettare lo scatto i avanti che vale la rimonta della squadra italiana. Sì, è vero, c’è la deviazione di Arao, ma il gol, del 2-0, a volerlo è soprattutto l’islandese. Sempre suo lo scavetto con cui, al 45’del primo tempo, mette Kean davanti a Dragowski, lesto a deviare con un piede il pallone in angolo, sventando uno dei tenti pericoli arrivati dalle sue parti.

Il secondo tempo

Nella ripresa, la Fiorentina cala un po’: il Panathinaikos prova a farsi subito sotto con Ioannidis, subentrato al posto di uno spuntato Djuricic, ma Comuzzo – già molto attento nella marcatura dui Swiderki – non gli lascia spazio. La migliore occasione dei greci arriva al 68’, ma il Panathinaikos non è cinico abbastanza da sfruttarla: è sempre Ioannidis, una furia, a saltare Comuzzo e pecca d’altruismo, scaricando per Tete. Ad alzare il muro decisivo è Gosens, detonatore di stima per i propri compagni. Sembrava che il Pana fosse pronto a rialzare la testa, ma a chiudere i conti e a mettere fine alla sofferenza ci pensa Moise Kean, al suo gol numero 20 in stagione, in tutte le competizioni. L’ingenuità di Fagioli fa venire il fiatone ai viola, con Ioannidis che, di rigore, accorcia le distanze. Il passaggio ai quarti di finale di Conference, però, non scappa, coi minuti finali giocati in superiorità numerica per il rosso a Mladenovic (fallo su Pongracic). I prossimi avversari saranno gli sloveni del Celje. E intanto domenica arriva la Juve.

Di seguito la diretta del match europeo dei viola.

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