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Firenze, la direttrice della Galleria dell’Accademia Hollberg: «Città preda del turismo, diventata meretrice». Poi le scuse
Infuria la polemica per le dichiarazioni della manager ai vertici del museo del David. Palazzo Vecchio: «Parole deliranti»
FIRENZE. «Una volta che la città è diventata meretrice, sarà difficile farla tornare vergine. Se non si mette adesso un freno assoluto, non vedo più speranza». La tocca piano Cecilie Hollberg, direttrice uscente della Galleria dell’Accademia. Nel giorno in cui la direttrice tedesca traccia un bilancio delle cose fatte al museo che custodisce il David in vista di una sua possibile candidatura al museo unico Bargello-Accademia, lancia una stilettata alla gestione del turismo dell’amministrazione Nardella. Ma poche ore dopo fa retromarcia chiedendo scusa.
Le reazioni
Ma l’affondo ovviamente passa inosservato a Palazzo Vecchio, a cui subito risponde la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini che definisce «deliranti» le dichiarazioni di Hollberg. «Definire Firenze una prostituta è l'offesa più grave mai sentita da una persona, che peraltro ricopre un ruolo istituzionale così rilevante - aggiunge -. Per la direttrice del museo dunque i fiorentini sarebbero figli di una meretrice e i turisti clienti di una meretrice? Hollberg offende la storia di Firenze, dove ha lavorato, offende il lavoro di migliaia di persone e soprattutto offende i fiorentini, proprio lei che, da non fiorentina, a Firenze deve moltissimo. Mi auguro che torni indietro sui suoi passi e chieda scusa per un'accusa così infamante».
Le scuse
«Mi dispiace aver usato le parole sbagliate, lungi da me offendere qualcuno, tantomeno i fiorentini che come me vivono quotidianamente questa città. Una città che amo, che ha ricambiato tutto il mio affetto e che ormai è la mia casa. Quello che intendevo dire è che Firenze deve essere testimone per tutta Italia di un turismo sempre più consapevole, non mordi e fuggi». È quanto precisa, in una nota, Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze, riguardo alle sue dichiarazioni. «Noi - aggiunge Hollberg - con la Galleria dell'Accademia di Firenze abbiamo cercato di concentrare tutte le nostre energie, come raccontato anche stamani in conferenza stampa, nel far sì che il museo diventasse di tutti e valorizzasse ogni sua parte straordinaria, non fermandosi alla visita solo per ammirare il David ma tutti i suoi capolavori».
Il bilancio della Galleria
Negli ultimi otto anni, durante il mandato di Cecilie Hollberg come direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze, i visitatori del museo sono passati da 1,4 milioni del 2015 ai 2.01 milioni del 2023, anno record, registrando un incremento del 42%. Sono alcuni dei numeri del bilancio 2023 presentati oggi da Hollberg insieme ai progetti per il 2024. «Ho raggiunto il mio obiettivo - ha commentato la direttrice - cioè rendere la Galleria dell'Accademia di Firenze accessibile per tutti, migliorare la qualità del percorso espositivo. Il consuntivo del 2023 è molto positivo, sotto tanti aspetti. Ci siamo impegnati con tutto lo staff del museo a definire gli ultimissimi lavori di riammodernamento, abbiamo organizzato molti eventi, concerti, presentazioni di libri, anche in altri luoghi della città, visite speciali, che hanno coinvolto pubblici diversi». «Ci sono state molte collaborazioni con prestigiose istituzioni italiane e internazionali - ha aggiunto - focalizzandoci su progetti di ricerca scientifica. Abbiamo arricchito le collezioni con nuove acquisizioni, abbiamo restaurato delle opere, abbiamo realizzato nuove pubblicazioni».
Tra i prossimi eventi in programma una giornata di studi il 4 marzo legata alla mostra su Pier Francesco Foschi (1502-1567) che ha permesso anche una serie di restauri come l'intervento sulla pala raffigurante la Trasfigurazione, custodita nella Basilica di Santo Spirito. In programma anche un progetto che consentirà la ricostruzione virtuale dell'armadio della sacrestia di Santa Croce, in origine composto da 28 dipinti su tavola di Taddeo Gaddi, che rappresentano le Storie di San Francesco, per le celebrazioni dell'ottavo centenario dalla morte di San Francesco. Al via anche un progetto di ricerca scientifica sui modelli in gesso di Lorenzo Bartolini con indagini approfondite, attraverso scansioni, metodi e tecnologie di ultima generazione, mai eseguiti prima.