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Fi-Pi-Li, l’appello dei sindaci: «Necessaria la terza corsia»

di Danilo Renzullo
Fi-Pi-Li, l’appello dei sindaci: «Necessaria la terza corsia»

Empoli, Montelupo e Lastra a Signa lanciano l’sos alla Regione

18 ottobre 2024
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EMPOLI. Allargare le carreggiate e realizzare le corsie di emergenza. Ma non solo. Perché per risolvere i quotidiani disagi provocati «dall’inadeguatezza della Fi-Pi-LI», secondo i primi cittadini di Empoli, Montelupo Fiorentino e Lastra a Signa occorre realizzare anche la terza corsia. I tre sindaci dicono basta all’ormai quotidiano caos e si appellano alla Regione con una lettera indirizzata al presidente Eugenio Giani con la quale chiedono interventi risolutivi per adeguare la superstrada ai volumi di traffico. «La superstrada Fi-Pi-Li è stata progettata tra gli anni ‘60 e ‘70, per un contesto ben diverso dall’odierno. L’inadeguatezza dell’arteria a sopportare il traffico quotidiano è sotto gli occhi di tutti. Nonostante gli interventi di sistemazione realizzati in alcuni tratti, permangono enormi criticità, in particolare nel tratto compreso fra Empoli e Lastra a Signa. Ad oggi si contano quasi 90mila veicoli al giorno nel tratto da Firenze a Santa Croce sull’Arno e le statistiche evidenziano più di una segnalazione al giorno per quanto riguarda gli incidenti», sottolineano Alessio Mantellassi, Simone Londi e Emanuele Caporaso, rispettivamente sindaci di Empoli, Montelupo e Lastra a Signa, che hanno deciso di scrivere al presidente della Regione dopo l’incidente della scorsa settimana quando un tir si è ribaltato costringendo i soccorritori a chiudere la superstrada per sette ore.

«A bloccarsi, in contesti del genere con la Fi-Pi-Li chiusa, non sono infatti solo le strade statali, ma anche quelle interne, con un effetto a catena che colpisce anche chi viaggia ben lontano dall’arteria principale», evidenziano Caporaso, Londi e Mantellassi. «A nostro avviso – aggiungono – non è più rimandabile una discussione sulla definizione di una strategia che possa portare a diminuire l’impatto negativo di certi problemi che sono diventati ormai quasi quotidiani. Insieme a quello che dovrebbe essere un utilizzo efficiente dei mezzi pubblici, occorre quindi parallelamente iniziare a definire una serie di interventi, come l’allargamento delle carreggiate in alcuni tratti, l’inserimento della corsia di emergenza ed eventualmente la valutazione di una terza corsia dove necessaria». Negli anni le ipotesi per cercare di risolvere i problemi – soprattutto dovuti all’eccessivo volume di traffico – sono state diverse. Quella più recente prevede la creazione di un soggetto, ToscanaStrade, che «possa migliorare la gestione e la manutenzione», integrando in un solo soggetto tutte le competenze e arrivando alla definizione di una strategia per il futuro, a partire dalla progettazione e dalla realizzazione della terza corsia in alcuni tratti della superstrada, oltre a quella di emergenza lungo tutto il percorso. Con la lettera e l’appello alla Regione, l’obiettivo dei tre sindaci è quello di invitare «ad avviare un confronto, anche con il coinvolgimento dei territori, che porti in tempi congrui ad interventi di miglioramento della circolazione, alleggerendo la ricaduta sulla viabilità interna, attraverso opere strutturali da sostenere con idonei finanziamenti».

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