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Bus Empoli-Siena, aggressioni e risse: la corsa notturna verso lo stop

di Danilo Renzullo
Bus Empoli-Siena, aggressioni e risse: la corsa notturna verso lo stop

Dopo il no alla sorveglianza privata a bordo dei mezzi il tavolo tecnico valuterà anche la possibile sospensione del collegamento

14 ottobre 2024
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EMPOLI. La decisione finale spetterà alla Regione. Sul tavolo resta la richiesta dei sindacati di prevedere la sorveglianza privata a bordo, con l’obiettivo di mettere fine all’escalation di violenza che ha spinto le organizzazioni dei lavoratori a chiedere interventi drastici a protezione di conducenti e utenti e a proclamare lo stato di agitazione e uno sciopero, ma per la corsa notturna Empoli-Siena la valutazione sarà soprattutto sul servizio. E cioè se proseguire o no con una corsa che, nata come sostitutiva del collegamento ferroviario, è stata inglobata nel servizio di trasporto pubblico locale su gomma, ma con un’utenza molto limitata e criticità che aumentano settimana dopo settimana.

Dopo aver aperto lo stato di agitazione, le organizzazioni sindacali hanno proposto due strade per cercare di interrompere la scia di violenza che, tra aggressioni ai conducenti, risse e consumo di droghe e alcol a bordo, caratterizza da mesi la corsa: sospendere il collegamento o prevedere la presenza a bordo di guardie giurate.

Soluzioni drastiche dopo che i controlli predisposti dal commissariato di polizia al terminal di Empoli – dove ha origine la corsa – e l’invio di mezzi con cabine di guida semichiuse, non hanno risolto quella che i sindacati definiscono «un’emergenza».

I conducenti, quasi quotidianamente, finiscono nel mirino di una parte degli utenti: aggressioni, fisiche e verbali, che potrebbero spingere gli autisti anche alla clamorosa decisione di rifiutare il turno di lavoro sulla corsa notturna Empoli-Siena.

Non hanno prodotto gli effetti sperati le denunce presentate dai lavoratori – almeno tre quelle da inizio anno per aggressioni fisiche –, né le richieste presentate dalle organizzazioni sindacali alla prefettura per affrontare una «situazione insostenibile». La decisione spetterà adesso al tavolo tecnico tra Regione Toscana e Autolinee Toscane che si riunirà nel corso della prossima settimana per affrontare le criticità poste dai lavoratori e dai sindacati e, soprattutto, per cercare una soluzione. Dopo il no della società di trasporti alla richiesta di prevedere la sorveglianza privata a bordo dei mezzi – un’ipotesi ritenuta non risolutiva a causa delle limitate possibilità di intervento delle guardie giurate – sul tavolo regionale approderà, tra le altre, anche l’ipotesi di sospensione del collegamento. Sullo sfondo resta la mobilitazione dei sindacati che si preparano anche ad un secondo sciopero – dopo quello di quattro ore di alcune settimane fa – per rivendicare maggiori misure di sicurezza e per garantire l’incolumità di autisti e utenti. 


 

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