Il Tirreno

La palla a spicchi nei giorni della guerra. Così nel ’41 Donoratico andava a canestro

Giorgio Creatini
Alcuni componenti della squadra di basket che nacque a Donoratico nel 1941 e che fu supportata dalla Gil (Gioventù Italiana del Littorio) di cui facevano parte alcuni giovani del luogo. In alto a destra la prima formazione del 1984 e, in basso, Luca Carducci in sottomano in un match di due stagioni fa
Alcuni componenti della squadra di basket che nacque a Donoratico nel 1941 e che fu supportata dalla Gil (Gioventù Italiana del Littorio) di cui facevano parte alcuni giovani del luogo. In alto a destra la prima formazione del 1984 e, in basso, Luca Carducci in sottomano in un match di due stagioni fa

La società è nata ufficialmente nel 1984 ma già in quel periodo c’era un gruppo di ragazzi che praticava il basket

07 aprile 2020
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Ufficialmente il basket a Donoratico nasce nel 1984, in pratica poco dopo la costruzione della palestra scolastica nella frazione Castagnetana. Ma c’è stata un’anteprima, ai più sconosciuta, che risale al lontano 1941. A quel tempo, ad inizio 2° guerra Mondiale, un gruppo di ragazzi del posto ebbero l’idea di formare una squadra di pallacanestro, supportata dal GIL (Gioventù Italiana del Littorio).

Si utilizzò come campo una spiazzata all'aperto vicino all'imbarcadero della stazione ferroviaria adiacente a sud, all'attuale caserma dei carabinieri, senza righe di delimitazione e con due pali con un cerchio di ferro attaccato ad un altezza più o meno giusta per tirarci un pallone dentro. Si stamparono tute e magliette e via verso i primi incontri.

In quella squadra giocavano: Ilio Frolli (che si narra lasciò un dente sulla testa dell'avversario) Onorato Spagnoli, Ivo Moscardini, Inno Marchi, Mario Menicagli e un certo Caroti di Bolgheri. L’intensificarsi del conflitto bellico però, obbligò presto a cessare l’attività, ma il seme era stato gettato, un seme dormiente che germoglierà solo 40 anni dopo.

Ed eccoci così all’84. Sulle "orme" di Larry Bird e di Kareem Abdul Jabbar, un gruppetto di appassionati decise di formare una squadretta per divertirsi e partecipare ad un primo campionato.Si ritrovarono nella nuova palestra scolastica e cominciarono ad allenarsi in modalità “fai da te”, senza allenatore e senza accompagnatori ma con tanto entusiasmo, un po’ assopitosi dopo le batoste continue che la squadra rimediava in giro per la Toscana (memorabile la sconfitta subita ad Arcidosso con quasi 100 punti di scarto).

I pionieri di quell'avventura furono Leonardo Giuntini, Francesco Irrera, Corrado Bruni, Stefano Micheletti, Massimo Ceccanti, Giorgio Creatini, Fabio Tinti, Pierluigi Creatini, Nicola Locondro, Fausto Micheletti, Enrico Frolli, Umberto Creatini e pochi altri.

L’anno successivo però le cose cambiarono, il gruppo crebbe, arrivò da Cecina un buon giocatore come Fabio Scotto e nella stagione si ottennero anche le prime vittorie (la prima assoluta a Livorno contro l’Endas).

Il paese si accorse dello sforzo di questi ragazzi e la sezione dell’Uisp propose di affiliare regolarmente la squadra e di dargli una sistemazione anche nell’assetto societario. La presidenza fu affidata a Roberto Granucci che dette un assetto moderno e funzionale all'attività.Si ingaggiarono i primi allenatori (Irrera, Manetti, Ceccanti) e la squadra partecipò regolarmente ai campionati di prima divisione con buoni risultati fino al 1988 quando, sotto la guida di Claudio Ceccanti e con l’arrivo di diversi giocatori da San Vincenzo, il Donoratico vinse un drammatico spareggio a Piombino con una super prestazione di Andrea Fatighenti, ottenendo il salto di categoria in Promozione. Il resto è storia più recente che vi racconteremo in un prossimo articolo.

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