Rsa degli orrori, arrestato 23enne grossetano. Le intercettazioni: «Ti mando al cimitero»
Maltrattamenti, minacce e violenza sui pazienti: fissato l’interrogatorio di garanzia
GROSSETO. Carmine Battiloro, 23enne nato a Orbetello e residente a Pitigliano, è stato arrestato dai carabinieri del Viterbese insieme ai colleghi Marinela Ciasar, 52 anni, e Mirko Tosi, 36 anni. I tre sono di maltrattamenti aggravati ai danni degli ospiti di una rsa a Latera, in provincia di Viterbo. A seguito delle indagini condotte dai militari per conto della procura sono stati sospesi anche tre colleghi, sempre operatori sociosanitari.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i fatti – ripresi da telecamere nascoste – andavano avanti almeno dall’estate del 2024. L’interrogatorio di garanzia per Battiloro e gli altri è fissato per oggi, giovedì 23.
Le intercettazioni
Inquietanti le conversazioni captate con le microspie, dagli investigatori durante le indagini e le immagini che hanno ripreso gli abusi sugli anziani indifesi, maltrattati ad ogni ora del giorno e della notte. "Ti mando al cimitero, hai già sporcato il pannolone pulito... testa di.... L'hai finita de fa?... girate...mucca di Caserta. Statti zitta.... Muoviti un po' che sei un ciocco di legno. Io la schiena per te non me la rompo", urlava una oss dopo aver dato uno schiaffo ad un'altra vecchietta ricoverata.
Dalla Rsa
«Nei miei assistiti c’è sconforto e incredulità. La proprietà della struttura prende le distanze da questi lavoratori, peraltro forniti da una società esterna. Stiamo prendendo i provvedimenti necessari per allontanarli definitivamente e intraprendere azioni risarcitorie», ha detto l'avvocato Enrico Valentini, legale della casa di riposo, che in questo caso è parte offesa.
Le indagini
L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Viterbo, è iniziata ad aprile del 2024 dopo la denuncia ai carabinieri da parte di alcuni ex dipendenti della Rsa, che avevano raccontato che nei confronti degli anziani ospiti della struttura, venivano perpetrati maltrattamenti e violenze. Fondamentali durante le indagini le microtelecamere installate dagli investigatori nella casa di riposo che hanno filmato l'orrore a cui i degenti erano sottoposti.