Il Tirreno

Beni pubblici

Bibbona, polemica sulla spiaggia concessa a Beppe Grillo per 10 anni: il Codacons si rivolge al Tar

di Claudia Guarino

	La spiaggia in questione e Beppe Grillo
La spiaggia in questione e Beppe Grillo

Ma il sindaco Fedeli difende la scelta: «Ecco perché la concessione è legittima»

2 MINUTI DI LETTURA





BIBBONA. Se secondo il Codacons la concessione per la spiaggia privata di Beppe Grillo a Marina di Bibbona è illegittima in quando si tratterebbe di uso privato di bene demaniale, il sindaco Massimo Fedeli rivendica il contenuto della relativa delibera in quanto «è una concessione che non ha rilevanza economica e, dunque, non è necessario che vada a gara». E mentre la polemica continua a tenere banco, l’associazione decide di impugnare al Tar l’atto comunale.


La delibera

Al centro del contendere c’è una porzione di spiaggia di fronte a Villa Corallina che lo scorso dicembre il Comune di Bibbona ha rilasciato (in proroga) a Beppe Grillo, il proprietario dell’immobile retrostante. Per il Codacons, cioè, la delibera in questione violerebbe la direttiva europea sulla concorrenza, meglio nota come Bolkenstein. Inoltre, citando la giurisprudenza, l’associazione dei consuatori sottolinea che «qualsiasi utilizzo privato di un bene demaniale deve avvenire nel rispetto delle procedure previste dall’ordinamento e l’assenza di un passaggio autorizzativo rappresenta un’anomalia che crea disparità di trattamento tra i diversi concessionari».

Il ricorso

Ecco dunque che, sempre secondo l’associazione dei consumatori, la delibera sarebbe illegittima «sotto il profilo del rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e concorrenza». E sarebbe anche «in contrasto con il quadro normativo nazionale ed europeo». E, dunque, per questi motivi è scattato il ricorso al Tar nella speranza che il tribunale amministrativo annulli l’atto emesso dal Comune di Bibbona.

«È legittima»

«Ritengo – ribatte il sindaco Massimo Fedeli – che il nostro operato sia corretto perché, non essendoci rilevanza economica, non deve andare a gara». Non esistendo su quella parte di litorale di Marina di Bibbona un’attività economica di un qualche tipo (come un bar o uno stabilimento balneare), cioè, secondo il primo cittadino la concessione non rientrerebbe tra quelle normate dalla direttiva Bolekestein. Oltretutto, sottolinea il sindaco Massimo Fedeli, «quella concessione risale a molto tempo fa ed è nata a protezione delle dune presenti sul litorale». Tra una polemica e un botta e risposta, dunque, adesso non resta che aspettare il pronunciamento del Tar, che dovrà decidere se considerare l’atto legittimo e, dunque, in linea con le normative europee, o se, viceversa, accogliere il ricorso del Codacons. In quel caso la delibera del Comune di Bibbona dovrebbe essere annullata.

Primo piano
La storia

In Toscana c’è un borgo con una sola bottega rimasta: «Chiudo solo a Natale. Non mollo, altrimenti il paese muore» – Video

di Luca Barbieri
Sani e Belli