Il Tirreno

Sanità

Monitor e fasciatoi per l’ospedale di Cecina

di Michele Falorni
La foto di gruppo per la consegna della strumentazione (foto Falorni/Silvi)
La foto di gruppo per la consegna della strumentazione (foto Falorni/Silvi)

A donarli al reparto di ostetricia e ginecologia l’associazione Avo. «Il nuovo strumento sarà utile in caso di gravidanze a rischio»

3 MINUTI DI LETTURA





CECINA. Un monitor multi parametrico e sei nuovi fasciatoi per i neonati si sono aggiunti da ieri alla dotazione del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cecina diretto dal dottor Stefano Masoni.

Ad acquistarli è stata l’Avo, l’associazione volontari ospedalieri, che a conclusione del programma “Marzo al femminile” 2024 ha investito circa 1.300 euro provenienti da donazioni di cittadini e famiglie ai quali si è aggiunto un contributo del sodalizio stesso.

Alla cerimonia di consegna, oltre al primario e alla direttrice di presidio dottoressa Giovanna Poliseno, hanno partecipato anche la coordinatrice dell’area materna e infantile Cristina Savelli, i medici Luca Salvati e Daria Perini e la presidente dell’Avo Manuela Pierazzi. «Ringraziamo ancora una volta l'Associazione volontari ospedalieri e la sua presidente, Manuela Pierazzi – dice il primario Stefano Masoni – per il prezioso sostegno che continua a elargire al nostro reparto, con la speranza di mantenere nel tempo la stima riposta nei nostri confronti».

Lo strumento è composto da uno schermo e da alcuni bottoni di colori diversi relativi alle varie funzioni. Masoni ha spiegato che il monitor permetterà di controllare una serie di parametri vitali della persona, ad esempio la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea, rivelandosi un aiuto prezioso nei casi delle gravidanze a rischio. Per quanto riguarda i sei nuovi fasciatoi, da anni ormai in reparto si svolge il “rooming in”, ovvero la procedura che permette alla mamma di avere il neonato con sé subito dopo il parto. Con l’arrivo del nuovo accessorio, funzionale, ampio e pieghevole, migliora la possibilità di accudire il bambino piccolo. L’obiettivo è, nel corso del tempo, aggiungerne uno in ogni camera e su questo l’Associazione volontari ospedalieri è già al lavoro.

La presidente dell’Avo, nel breve intervento, ha ricordato che il sodalizio è nato nel 2006 ed è stato fondato da Anna Maria Franchi, Eros Rossi e Luciana Padovese.

L’attuale consiglio è composto da Pierazzi, Franchi (vice), Maria Laura Provinciali (segretaria), Luciana Morando (tesoriera), Aldo Brunetti e Luciana Padovese (consiglieri).

Le attività svolte sono numerose, a partire dalla presenza costante nella struttura di via Montanara, dove con sensibilità e affetto le persone vengono ascoltate e aiutate, comprendendone le difficoltà per dare loro sostegno attraverso parole garbate e misurate.

Una missione quotidiana che i circa venticinque volontari sviluppano attingendo al proprio spirito di servizio e al senso di comunità.

Molte sono state le iniziative compiute in diciotto anni di vita dell’associazione, tra cui rientrano l’acquisto di un tablet – ovvero un computer portatile – e di un ecografo palmare, consegnato a giugno scorso, complice il non trascurabile interesse di alcune famiglie che con la propria donazione hanno permesso di comprare gli strumenti ampliando così la dotazione delle unità operative. Pierazzi ha ricordato infine che a febbraio 2025, tra meno di due mesi, ricominceranno i corsi di formazione per diventare volontari Avo (informazioni al numero 347-82.98.301) ed estendere così la rete della solidarietà, da sempre organizzata bene sul territorio.

L’anno prossimo riprenderanno pure le collaborazioni con le scuole, altro progetto che ha dato al sodalizio e all’ospedale concrete soddisfazioni legate alle idee degli studenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Maltempo

Forte vento in Toscana, giornata tragica: una vittima, scuolabus colpito da un albero e decine di interventi. Allerta prorogata (anche per neve)

Sportello legale