Il Tirreno

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Tari a Cecina, non sono bollette “pazze”: perché ci sono stati i rincari e come chiedere il riconteggio

di Ilenia Reali
Un operatore durante alcuni controlli
Un operatore durante alcuni controlli

L’assessora Benedetti: «Rincaro obbligatorio per legge». La terza rata andrà pagata entro il 2 dicembre: chi ha dubbi potrà rivolgersi all’ufficio tributi

27 novembre 2024
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CECINA. Sono state 18mila le bollette della Tari arrivate nelle case dei cecinesi in questi giorni. E subito sono scattate le proteste, con numerose famiglie convinte che si trattasse di bollette “pazze” con calcoli sbagliati.

Una spiegazione che non collima, almeno per la stragrande maggioranza, con quanto è accaduto. «La rata di dicembre – spiega Serena Modrich, dirigente Ragioneria e Tributi del Comune di Cecina – è il saldo della terza rata della Tari del 2024, i contribuenti quindi ci trovano la terza rata e il conguaglio del saldo».

Cosa significa? Semplicemente che non si tratta di una rata uguale alle precedenti perché comprensiva di un 9,39% in più rispetto alle altre.

«I costi del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti – spiega la dirigente – è molto aumentato e per legge è necessario coprire il costo di copertura del servizio. In questo caso non si tratta inoltre di incrementi classici e ormai cronicizzati negli anni ma dei costi del 2022».

Chi non ricorda quell’anno? È stato l’anno degli aumenti dell’energia e dei carburanti e quindi sul costo del recupero e dello smaltimento ci sono finiti aumenti che per la gran parte i cittadini pensavano di aver archiviato.

«Escludiamo che ci possano essere bollette recapitate a chi non ha titolo per pagare mentre è possibile che si possano aver inviato richieste di pagamento per situazioni variate durante l’anno: ad esempio persone che hanno venduto la casa e l’hanno comunicato. In questo caso però non ci sono problemi: sarà sufficiente segnalarlo e sarà fatto il ricalcolo per l’effettivo periodo. Questo è un esempio classico di errore possibile ma sono previste anche semplici procedure di rimborso».

Per quasi il 10% in più invece i cittadini cecinesi dovranno farci la bocca e pagare la terza rata entro il 2 dicembre data di scadenza delle bollette. Va da sé che chi non fosse certo della cifra ricevuta può sempre chiedere un riconteggio recandosi direttamente all’ufficio tributi di via Rossini. «Siamo a disposizione per rispondere a qualsiasi dubbio – spiega Modrich – che non nega di aver avuto un po’ di mail e di persone che si sono lamentate. Questione però di un po’ di attesa e tutti i cittadini saranno ascoltati. Chi avesse difficoltà può telefonare anche se in questo momento spesso siamo occupati o inviare una mail al servizio».

Stesso invito che fa l’assessore ai tributi del Comune Elena Benedetti. «L’aumento è stato fatto con una delibera fatta nel periodo in cui c’era la commissaria – racconta – ma era un atto dovuto. Si è dovuta adeguare alle tariffe dell’Ato che prevedeva un aumento e che è stato comune a tutti i comuni per coprire i costi. Confermo che chi avesse dubbi può scrivere a tributi@comune.cecina.li.it».

Intanto a Cecina si stanno studiando nuovi servizi per migliorare la raccolta dei rifiuti incrementando la differenziata nei periodi estivi: una raccolta migliore infatti contribuisce ad abbassare i costi soprattutto se la produzione di rifiuti indifferenziati diminuisce.
 

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