Giorgio Armani in pole per l’acquisto della Capannina di Forte dei Marmi: a che punto è la trattativa
Il locale iconico che ha fatto la storia della Versilia sempre più nell’orbita dell’universo Armani
FORTE DEI MARMI. Re Giorgio si “smarca” e passa all’attacco: La Capannina, il locale iconico che ha fatto la storia della Versilia sullo sfondo del mare griffato di Forte dei Marmi, è infatti sempre più nell’orbita dell’universo Armani.
Cosa sappiamo
Al momento niente di ufficiale, niente di nero su bianco, niente di formale. Però c’è un però: dopo gli ammiccamenti e i confronti più o meno recenti, Giorgio Armani, a quanto pare, ha deciso, tramite i suoi uomini di fiducia, di dare un’accelerata alla trattativa per l’acquisto della discoteca fino a pochi mesi fa diretta, curata e animata dal cavalier Gherardo Guidi, scomparso il 3 ottobre scorso all’età di 83 anni. Un’accelerata che potrebbe portare, il condizionale si impone, al contratto di acquisto della Capannina in tempi relativamente brevi.
La scomparsa di Guidi ha fatto da innesco a una lunga sequenza di trattative vere o presunte: i familiari di Guidi si sono affidati a un pool di avvocati e commercialisti, ascoltano e valutano. Nel frattempo, La Capannina è ripartita con la sua programmazione periodica, ma l’assenza di patron Gherardo si fa sentire. Ed è normale che sia così, perché sempre Guidi per mezzo secolo ha sceneggiato le notti versiliesi e non solo da quel locale ideato nel 1929 da Achille Franceschi, ma anche come primo referente de La Bussola di Focette oggi malinconicamente chiusa in scia a un invelenito dossier di carte legali.
Gli scenari
Tornando “all’affaire Capannina”, di cui si vocifera con insistenza con tanto di rilancio social nelle ultime ore (conferme sui rumors arrivano anche dalla bacheca “La Bottega della Rosetta” solitamente ben al di dentro di questo genere di dinamiche), va evidenziato che l’interesse di Giorgio Armani per la Versilia travalica la stessa Capannina, ma si concretizza anche nei negozi con vista su Forte dei Marmi e un possibile sbarco sempre del marchio Armani in altri contesti locali. Se e come, lo sapremo nei prossimi giorni. Del resto, che Gherardo Guidi negli anni abbia resistito a offerte a più zeri (con base da 10 milioni di euro) è anch’essa cosa nota: a farsi avanti la catena Cipriani, Alessandro Boniperti, pool di imprenditori toscani, ma anche lo stesso Re Giorgio che con Guidi ha sempre avuto un più che sereno rapporto.
Che poi sia tutta una questione di cuore per Armani o, come molto più probabile, una nobile contaminazione fra affari e affetti, la questione poco cambia: La Capannina ammalia e inebria e anche se necessita di una profonda serie di lavori – con una mole di vincoli di cui tenere conto – resta un locale unico, straordinario, impolverato da miti musicali e leggende da copertina. Uno scenario ideale per il gruppo Armani che dopo avere fatto la propria mossa, resta in attesa. In fiduciosa attesa.
RIPRODUZIONE RISERVATA