Il Tirreno

CECINA. I primi guai sono arrivati, ancora una volta dalla Sterza, già durante la notte. Tra Bibbona e Montecatini Valdicecina si è aperta una voragine lungo l’argine e una spalletta ha ceduto, vanificando i lavori di ripristino della viabilità conclusi di recente. Poi è toccato al Cecina, che ha cominciato a gonfiarsi. È stata una giornata di emergenza per tutto il territorio e gli allagamenti notturni dovuti alla pioggia sono stati sono un anticipo. Le prime esondazioni a Ponteginori, al Verde Oasi. E poi a Casino di Terra, dove l’acqua ha raggiunto le strade principali, sommergendo la rotatoria al bivio per Guardistallo e costringendo alla chiusura di diverse strade, in direzione della Gabella e della Sassa. E poi verso Riparbella. La Statale 68 impraticabile. Il ponte sulla Steccaia chiuso. L’unico modo di raggiungere Riparbella diventa passando da Castellina e dalla strada Ortacavoli, con allagamenti in località Punta dei Lecci e in località Fonte Capponi. Qui, come spiega il sindaco Salvatore Neri, si sono verificati danni a due attività e ad alcune auto, alcune case sono rimaste senza elettricità e connessione a internet.

Nel frattempo la piena raggiunge la Steccaia: tantissimi i detriti trascinati a valle dal fiume che fanno “muro”. E paura. Il Cecina supera il livello di guardia dei 11 metri intorno a mezzogiorno. È a questo punto che Anas decide la chiusura della variante Aurelia nel tratto cecinese in via precauzionale. Allo Scornabecchi, lungo la provinciale per Montescudaio, in quella che è una cassa d’espansione naturale, il fiume esce e sfoga. Ma non basta. A Cecina la sindaca Lia Burgalassi decide l’apertura del Coc, il centro operativo comunale. Il punto debole per Cecina è sempre quello: il lato nord del fiume, verso Palazzi, all’altezza della Cinquantina. Ed è qui che qualche ora dopo, al passaggio della piena, il fiume esce in diversi punti, invadendo le strade, allagando garage e raggiungendo le case.

Le scuole sono state chiuse, quelle di Marina e la Magona, sede dell’istituto Polo Cattaneo. A seguire anche tutte le altre. Disposta anche la chiusura delle scuole per la giornata di oggi, non tanto per l’allerta meteo codice giallo quanto per i problemi di viabilità, cecinesi e dei paesi limitrofi. La piena del Cecina arriva tra le 15.30 e le 16. Chiusa via Guerrazzi, con il sottopasso allagato, sommersa la rotatoria delle Gorette, allagate in diversi punti via Volterra e via dei Campilunghi. Con la chiusura anche del ponte di via Volterra, di via Guerrazzi, di via Curtatone, del sottopasso di via Cassola e della Variante Aurelia il traffico a Cecina è nel caos: ingorghi ovunque, traffico bloccato in particolare all’altezza della rotatoria dell’ospedale e in via Montanara.

La Variante viene riaperta intorno alle 19 ma in direzione nord con un’unica corsia e la viabilità ricomincia a scorrere, seppure molto a rilento. Sul campo e in strada decine e decine di squadre di volontari, pattuglie della polizia municipale, vigili del fuoco e forze dell’ordine, per tutta la giornata. Evacuati i campeggi aperti e una famiglia residente lungo via Guerrazzi. Il gommone dei vigili del fuoco è stato necessario per recuperare alcuni cani, sempre nell’area della Cinquantina. Nel tardo pomeriggio arriva anche l’assessore regionale Monia Monni, di ritorno da Campiglia e Venturina, e incontra la sindaca Burgalassi sul ponte di Marina.

A questo punto Cecina vista dall’alto con il drone è uno specchio d’acqua a nord del fiume: i campi lungo via dei Campilunghi sono sommersi. Il fiume alla foce del Cecina fa paura per la forza, ma il mare riceve e la piena riesce a defluire dove l’argine ancora non c’è. 

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