L’impianto di Pietrasanta è una fucina di campion
Al Falcone e Borsellino è diventato grande l’olimpionico Vizzoni. Qui sono cresciuti il velocista Ceccarelli e il ciclista Del Medico
PIETRASANTA. Quando fu costruito negli anni ‘80 per volontà dell’assessore allo sport Fortunato Angelini, il campo di atletica di Marina di Pietrasanta sembrò un azzardo, una cattedrale nel deserto. Qualcuno per anni ha pensato di spostare lì lo stadio come se quella struttura fosse un capriccio per far correre qualche anziano in vena di sentirsi un po’ atleta.
Poi arrivò la medaglia d’argento olimpica di Nicola Vizzoni nel 2000, che magari senza quella struttura sarebbe rimasto un corpulento giocatore di calcio e che invece ebbe una struttura dedicata per poter crescere e diventare una leggenda dei lanci italiani. Di un paio mesi fa è il record italiano del lancio del disco femminile della Osakue con 64.57 in occasione dei campionati Assoluti di Società che si sono svolti proprio nella struttura che una decina di anni fa è stata intitolata ai due magistrati antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: all’inizio l’impianto era stato ampliato con una pista per i ciclisti e anche questa alla fine si è rivelata una scelta vincente perché tanti ragazzi possono in sicurezza pedalare senza i rischi che hanno con gli allenamenti in strada: tra quei bambini c’era anche Fabio Del Medico, neo campione italiano nel Keirin a livello juniores che oggi corre per una società di Empoli, il Velo Club, ma che ha mosso le prime pedalate proprio nell’anello del “Falcone e Borsellino” con il Pedale Pietrasantino, società storica delle due ruote versiliesi.
L’impianto ospita da tre anni anche Samuele Ceccarelli, il nuovo talento della velocità italiana, campione italiano dei 60 metri, battendo Jacobs, campione europeo della specialità sempre davanti al campione olimpico dei 100 di Tokyo e che sabato ai campionati Mondiali di Budapest si è cimentato nei 100 metri e nella staffetta 4x100.
Il suo allenatore è un pietrasantino doc, Marco Del Medico, che con il giovane ciclista non ha parentele, ma che tre anni fa ha preso un atleta sfiduciato, Samuele Ceccarelli, e lo ha trasformato nel numero uno della velocità nostrana.
L’impianto di Marina di Pietrasanta ha un fondo nuovo e da qualche settimana finalmente una struttura per la palestra adeguata all’impianto, non più relegata nello spazio sotto i gradoni. Niente di magico nell’anello “Falcone e Borsellino”, solo che ha trovato amministratori sensibili che hanno capito che da una struttura che funziona può nascere un’opportunità per un Vizzoni, un Ceccarelli, un Del Medico del futuro.
L’impianto fu realizzato con fondi del credito sportivo e inaugurato alla presenza del presidente del Coni Franco Carraro: una prima intuizione fu di Carlo Carli da assessore allo sport, idea sviluppata da Fortunato Angelini che lo seguì nell’incarico nelle amministrazioni Cecchi e Giovannini, grazie anche all’aiuto che dette il parlamentare viareggino Milziade Caprili.
Bravi gli amministratori di oggi che continuano a credere nella struttura: oggi il campo di atletica è meta ogni giorni di centinaia di ragazzi che lavorano a contatto con i campioni, con Vizzoni che è sempre al campo, con Marco Del Medico che guida sapientemente i piedi di Samuele Ceccarelli. Tutti a scherzare con i ragazzi che saranno si spera i campioni di domani. O forse non lo saranno, ma avranno appreso il messaggio dello sport che ci dice che il lavoro, la fatica, l’impegno, la passione portano risultati.
I piedi di Ceccarelli, la classe di Fabio Del Medico, il fisico di Nicola Vizzoni te li regala la natura. Magari senza il campo di atletica non avremmo questi talenti, chissà, non lo sapremo mai. Di sicuro però dal niente nasce il niente, questo sì, come diceva una vecchia canzone dello Zecchino d’Oro.