Fenili, addio al volley per amore Per il Conte nozze e lavoro
Il campione versiliese lascia dopo vent’anni in giro per l’Italia e quattro titoli italiani di beach vinti Domani sposerà in Argentina la bella pallavolista Natalia, poi sotto con la professione di podologo
VIAREGGIO. Tra poche ore, il “conte” Riccardo Fenili, porterà all’altare la sua bella e - come in passato per la coppia Baldaccini-Spina - anche in questo caso saranno nozze... sportive.
L’ex azzurro del beach, trentotto anni compiuti lo scorso ottobre, quattro volte campione italiano, con un lungo curriculum in serie A1 indoor si unirà con la pallavolista italo-argentina Natalia Guadalupe Brussa, dieci anni più giovane, attualmente impegnata in Polonia dopo 10 anni di serie A1 in Italia, con due campionati vinti e una parentesi anche a Santa Croce.
Ma per il “conte” non è questo l’unico cambiamento. Dopo più di vent’anni di volley, per la prima volta questa stagione non vestirà nessuna casacca. O, meglio, sostituirà le casacche sportive con il camice.
Laureatosi in Podologia a Pisa con il massimo dei voti, Riccardo dedica alla nuova professione lo stesso impegno che fino ad oggi dedicava al volley: «È vero, si può dire che ho appeso le scarpe al chiodo perché dal punto di vista mentale e dei fatti è così. Ma non ho fatto materialmente questo gesto e per me è come se una piccola porta restasse aperta, anche se con il lavoro adesso è proprio impossibile, la mia vita ora è completamente all’opposto».
Da sempre uomo con la valigia, Fenili ne cambia ora solamente il contenuto, esercitando non solo a Viareggio, ma anche a Milano, Parma, Pisa e Pistoia e raggiungendo Natalia in Polonia due volte al mese. Lo sport però è sempre nel cuore e da tre anni Fenili è medico podologo per il Pistoia basket con cui ha vissuto anche la promozione in A1 ed ha seguito le nazionali italiane di pallavolo nella preparazione per le Olimpiadi di Londra 2012, quelle stesse olimpiadi che lo avevano visto in cerca di una wild card per il beach insieme a Giumelli: «Ci vado sempre vicino – racconta Riccardo – ma per adesso non riesco mai ad arrivarci».
Totalmente concentrato sulla nuova carriera, l’ex campione nostrano oltre ad esercitare la professione, insegna al master di Pisa (dove solo poco tempo fa seguiva lui stesso le lezioni da studente) e Firenze : «Trovarmi ad insegnare nell’aula Massart a Pisa – racconta Fenili con emozione – è come per uno sportivo giocare per la prima volta all’Eur o al Forum di Assago». E si è iscritto al master internazionale in Osteopatia: «Per adesso io e Natalia abiteremo si a Viareggio, ma probabilmente lei per un po’ giocherà all’estero dove forniscono migliori garanzie e per questo devo approfittarne per avviare al meglio la mia carriera».
Proprio in merito alle garanzie sportive, Riccardo avverte gli atleti di oggi: «Vorrei che nessuno sportivo si vedesse mai più soltanto come uno sportivo. Tutti sanno che non è per sempre. Il mio appello non è rivolto ai giocatori, ma alle società che vogliono far fare i professionisti ai giocatori senza retribuirli da professionisti. In una situazione di difficoltà come la nostra in Italia – spiega Riccardo - dove anche le società hanno pochi soldi, non possono mancare di rispetto ai giocatori obbligandoli a stare tantissime ore in palestra ed impedendogli di costruirsi un futuro».
Tra il lavoro e la distanza, organizzare il matrimonio non è stato facile: «In realtà abbiamo fatto la maggior parte delle cose a luglio e fortunatamente siamo seguiti da una wedding planner: in Argentina è diverso rispetto all’Italia, sarà una festa che durerà tutta la notte».
Il matrimonio verrà celebrato domani, sabato 28 dicembre, a Santa Fè in Argentina con una particolarità: «Ad entrambi fa piacere sentir pronunciare le promesse nella lingua madre per questo le diremo sia in italiano che in spagnolo».
Fenili che sarà seguito in Argentina solo dai familiari stretti, grazie alla tecnologia potrà condividere questo momento con tutti gli amici e parenti che potranno seguirlo in diretta streaming. Per il Conte viareggino quindi, sabato inizia una nuova avventura, questa volta non di sport, ma di vita.
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