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Troppe strisce blu a Viareggio: il caso approda davanti al Tar

di Donatella Francesconi
Troppe strisce blu a Viareggio: il caso approda davanti al Tar

Udienza finale sul ricorso presentato un anno fa da Michele Fiori

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VIAREGGIO. Saranno i giudici del Tribunale amministrativo regionale a doversi pronunciare – il 13 marzo prossimo – sul ricorso presentato da un cittadino relativamente al Piano della sosta che ha affollato Viareggio di strisce blu, ovvero di stalli per la sosta a pagamento. A rivolgersi al Tar Toscana è stato Michele Fiori, con un ricorso che risale ormai al marzo dell’anno scorso. Poco prima che anche Città Giardino, quartiere dove risiede l’anziana madre di Fiori, vedesse l’arrivo di parcometri e strisce blu. Fiori e la madre hanno impattato nelle regole fissate da Mover: «Se sei residente, hai un’auto ma non una patente valida, non hai diritto a pass sosta di alcun tipo», spiega Michele Fiori. Ma ci sta che un anziano/a abbia un’auto intestata a se stesso/a che viene guidata dai familiari che si occupano di tutto quello di cui una persona non autosufficiente ha bisogno. Seconda regola, continua il cittadino: «Se sei solo domiciliato a Viareggio puoi usufruire dei pass come i residenti solo se lavori a Viareggio. Nel mio caso io sono domiciliato da mia madre, ma non lavoro a Viareggio». Mover ha spiegato a Fiori «che avrei potuto usufruire del pass per assistenza che vale solo due ore. Soluzione che non fa per le nostre esigenze». Insomma, una sorta di “Gioco dell’oca” della sosta, in cui si rischia di tornare sempre al “via”.

Al ricorso di Fiori si è opposto il Comune di Viareggio e la motivazione principale è la stessa da quando esiste il Piano della sosta, voluto dalla amministrazione Marcucci sia pur con una formula ben diversa dalla attuale e con bus gratuiti da e per i parcheggi scambiatori: Viareggio è città ampiamente tutelata dal punto di vista architettonico e paesaggistico e questo permette di estendere molto la cosiddetta “Zona a particolare rilevanza urbanistica”. Inoltre, è un’altra delle argomentazioni dell’amministrazione comune, nel caso specifico di Città Giardino sarebbero stati proprio gruppi di residenti a chiedere le strisce blu per contrastare la sosta selvaggia. «Il problema», sottolinea Fiori, «è che il quartiere non ha risolto la sosta selvaggia. Infatti, si continua a parcheggiare sui marciapiedi. Senza che nessuno intervenga».

Fiori, nel decidere di utilizzare lo strumento del ricorso al Tar (tramite l’avvocato Anna Cordoni) si è documentato: «Dal 2009 a oggi la zona blu, dove la sosta si paga, si è ampliata per quasi 4,5 chilometri quadrati». Ma non solo: «Città a noi vicine, come Lucca e Massa, si sono dotate di studi tecnici del traffico e relative esigenze della sosta commissionati a terzi, con una raccolta dati affidata alla università Pisa che ha monitorato il traffico. Come ha fatto anche Forte dei Marmi. Viareggio, invece, si affida ai solo studi di Mover, società che gestisce la sosta a pagamento». Alla quale – così il contratto di parziale privatizzazione, voluto dalla amministrazione Lunardini – è previsto sia garantito, sempre e comunque, un gettito annuale non inferiore a quello indicato nell’ultimo bilancio consuntivo (2010), ovvero circa 4,8 milioni di euro.

«Non mi aspetto chissà cosa», conclude Fiori in merito alla possibilità di ottenere ragione dai giudici: «Ma a Roma, un gruppo di residenti a Ostiense si è visto dare ragione». E la Cassazione ha stabilito che sono nulle le multe agli automobilisti che parcheggiano nelle aree a pagamento se vicino a quelle stesse zone non è stato predisposto anche un parcheggio libero.l

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