Le tappe
Villino Puccini a Viareggio: servono 4 milioni per completare il risanamento
Lavori di consolidamento esterno a tutta velocità: «Pronti a inizio 2025»
VIAREGGIO. Da fuori il villino Puccini sul viale Buonarroti angolo piazza Puccini appare “incartato” ma dentro al cantiere i lavori procedono spediti. Lo assicura l’architetto Monica Marchetti, che segue costantemente i lavori di risanamento esterno e della copertura dell’edificio fatto costruire dal Maestro Giacomo Puccini, nel quale visse dal 1921 al 1924 e compose la sua ultima opera, Turandot. Un edificio dalle mille suggestioni: la pagoda orientaleggiante, i sette bagni interni, quasi tutti con accesso diretto a una camera, l’impianto di riscaldamento centralizzato, il giardino con l’impianto di irrigazione: un’idea progettuale (il villino fu costruito fra il 1918 e 1921) che lascia intuire, è del parere anche l’architetto, «come si ritrovino qui tante esperienze vissute da Puccini, i viaggi, i soggiorni nei Grand Hotel europei».
Ma il problema, come sempre, sono le risorse. Per i lavori in corso, che la proprietà – la fondazione Giacomo Puccini di Lucca col suo direttore Luigi Viani e Franco Mungai, consigliere della Fondazione Puccini delegato a seguire i lavori assegnati all’architetto Marchetti – sono stati impiegati circa due milioni di euro, di cui 1,050 milioni da contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, oltre a circa un milione dal comitato nazionale per le celebrazioni del centenario pucciniano. Per la ristrutturazione e il restauro degli interni – circa mille metri quadrati di superficie su due piani – serviranno orientativamente altri quattro milioni. «Per interventi di restauro di questo genere – spiega infatti Mungai – si calcolano circa 4mila euro al metro quadrato, e c’è da considerare che poi il giardino andrà ripiantumato. Gli interni sono molto degradati; il parquet del salone porta ancora i segni del bombardamento che col colpì. Antonio, il figlio di Puccini, fece solo un intervento tampone. Noi – aggiunge Mungai – lavoriamo a ritmo spedito per terminare tutti i lavori esterni all’inizio del 2025. Già per il centenario dalla scomparsa di Puccini, il 29 novembre prossimo, vorremmo riuscire a scoprire il lato della villa che dà su piazza Puccini. E l’obiettivo sarebbe di riaprirla completamente nel 2026».
E qui entra in ballo la destinazione a cui verrà vocato il villino Puccini collocato nella zona di maggior pregio di Viareggio. «Farci un museo? No, non credo che avrebbe senso – spiega Viani –, sarebbe il quarto in provincia di Lucca. Anche se nel periodo estivo alcune sale del villino potrebbero funzionare grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Pensiamo più a una destinazione per eventi e iniziative scolastiche, masterclass musicali. La nostra volontà è di concordare la destinazione, ma anche le iniziative per il centenario della prima di Turandot, nel 2026, in sinergia con le altre istituzioni interessate, dal Comune di Viareggio al Festival Puccini di Torre del Lago, al Centro Studi, con la logica di sfuggire ai partitismi e di vedere più lontano». E quanto alle risorse necessarie per completare l’opera, Viani conferma che «stiamo lavorando su tutti i fronti per reperirle».