Il Tirreno

VIAREGGIO. C’era grande attesa e alla fine è pubblica la graduatoria di “anzianità” delle licenze commerciali del Piazzone, quella che decreta chi rimane nella piazza Cavour recuperata dal concessionario privato e chi – invece – si dovrà spostare. Al momento, la destinazione stabilita è piazza Santa Maria, all’ombra della Torre Matilde, se il progetto del concessionario otterrà il via libera della Soprintendenza.

Sei chioschi su un totale di 24 concessioni rimangono in piazza Cavour, tutti collocati lungo via San Martino, come prescritto dalla autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza. Ecco quali sono: Stefano Lazzarini (abbigliamento), Mennini e Lemmetti Gio-Mir sas (commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte, due concessioni), Gillo Patrizia (Il Banco snc, abbigliamento), Giannecchini Marina (pelletteria), Batistini Antonio (casalinghi).

Nove delle concessioni escluse dall’area di piazza Cavour sono intestate ad altrettanti cittadini stranieri, ormai parte integrante delle attività commerciali del Piazzone.

Una volta pubblicata la graduatoria definitiva, ci sono 60 giorni di tempo per presentare ricorso al Tar o 120 per ricorrere al presidente della Repubblica. Le osservazioni presentate al Suap tra la graduatoria provvisoria e quella definitiva sono già state respinte dallo stesso ufficio comunale.

Nel “Risiko” dei chioschi di piazza Cavour c’è un elemento al momento di grande incertezza: se la Soprintendenza non dovesse dare il via libera al progetto di ricollocazione in una porzione di piazza Maria (quella a lato di Palazzo delle Medee), il concessionario avrebbe diritto a un indennizzo da parte del Comune di Viareggio. Ma i titolari dei chioschi di ritroverebbero “profughi” di nuovo in cerca di collocazione alternativa.