Miss trans è Layzza Drummond: ecco perché è stata incoronata in un campeggio di Torre del Lago
Regina Satariano racconta l’accoglienza al Camping Bosco Verde: «Ci hanno fatto sentire a casa». Il titolare: «Questo è un paese per tutti»
TORRE DEL LAGO. «Vi posso assicurare che, anche alla mia età, la nostra strada è sempre in salita», così la voce di Regina Satariano dal palco allestito al camping Bosco Verde di Torre del Lago per la manifestazione “Miss TX Estate Italia” che avrebbe dovuto tenersi sulla Marina e, invece – per problemi burocratici – è stata ospitata, nella sera di sabato 10 agosto, dal camping di Michele Montemagni. «È andata molto bene», racconta regina al Tirreno: «Ho potuto sensibilizzare le persone sulle nostre condizioni, i nostri diritti, ed è stato a bello avere tanti bambini intorno, ad applaudire e ascoltare, soprattutto gli adolescenti».
La rassegna
Michele Montemagni spiega: «Alcuni clienti del camping hanno chiesto spazio per la manifestazione e noi abbiamo detto sì, come facciamo quando abbiamo richieste di questo tipo. C’erano famiglie, bambini, clienti di ogni tipo, stagionali compresi e tutti sono stati contenti. In fin dei conti è il banco di prova di cosa è Torre del Lago, luogo di incontro di identità diverse e accettazione degli altri. È stata una bella serata nel rispetto di tutti. Noi avevamo il nostro servizio interno di sicurezza e gli organizzatori sono molto esperti e hanno concluso l’evento alla mezzanotte». Regina continua: «Il concorso è andato molto bene e le ragazze hanno potuto portare fino in fondo tutto il loro programma. Michele Montemagni è una persona più che sensibile e lo ringrazio per l’accoglienza. Mi ha fatto sentire a casa. È stata una scelta, la sua, da apprezzare veramente».
La lotta allo sfruttamento
Sul palco anche una rappresentante della associazione “Libellula” di Roma: «Da 25 anni lottiamo contro lo sfruttamento sessuale e la tratta di esseri umani. Siamo contenti di essere qua a Torre del Lago per celebrare non solo la nostra identità, ma anche la nostra storia. Nella bellezza di ognuna di queste miss c’è la storia della nostra comunità. E un anno come questo è importante continuare a lottare, è importante continuare a brillare anche con la nostra bellezza». Regina ha ricordato il lavoro fatto «insieme a Ferdinanda per raggiungere le ragazze trans straniere durante il periodo del covid. Siamo andate in giro a cercarle dove erano nascoste, con la paura di essere mandate via. Quarantacinque pacchi abbiamo consegnato, per 45 giorni. Molte di loro, senza permesso di soggiorno, non avevano nessun diritto a essere aiutate. Una volta sono andata in una casa e ce n’erano dieci che dormivano per terra». Nell’occasione del suo ritorno sulle scene torrelaghesi, Regina ricorda l’ormai lontanissimo 1992, anno di nascita di Miss Trans Italia: «L’allora parroco di Torre del Lago dichiarò che le trans non dovevano esibire il loro corpo sulla passerella per l’handicap che avevano. Ci fu la sommossa della frazione e il Prefetto di Lucca mi obbligò a tenere la serata a porte chiuse. La Casina Rossa ospitò la finale, con lo schermo fuori. Quella sera c’erano sette chilometri di coda all’uscita dall’autostrada per arrivare al locale». Di tempo ne è passato e la manifestazione Miss Trans Italia quest’anno approda in televisione: «Il prossimo 2 novembre», è l’annuncio di Regina, «andrà in onda su Canale Italia, in diretta dagli studi televisivi. E sarà la prima volta in televisione». A condurre la manifestazione sarà la stessa Regina Satariano.
La vincitrice
La quale, in merito all’evento di sabato sera, che ha visto trionfare Layzza Drummond, conclude: «È molto bello che questi concorsi avvengano in mezzo alla gente. Vedere qualcuno diverso da sé è naturale: siamo tutte persone. E, allora, non giudicateci dall’abito, ma dal modo di fare».