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Il caso

Versilia, a 13 anni diventa stalker: uova e petardi contro lo scooter della ragazzina che non lo considera

di Matteo Tuccini
Versilia, a 13 anni diventa stalker: uova e petardi contro lo scooter della ragazzina che non lo considera

Al rifiuto della giovane ha cominciato a perseguitarla e sono scattate le misure del questore

11 luglio 2024
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VIAREGGIO. Diventare stalker a 13 anni. Con gli strumenti persecutori che si possono avere a quell’età: calci e petardi contro lo scooter, lancio di uova, messaggi arrabbiati e sgradevoli. E persino un po’ di imbrattamento qua e là con il cioccolato.

Ma in questa vicenda c’è poco da scherzare. Perché il protagonista è un tredicenne, innamorato di una ragazzina più o meno coetanea, in un Comune della Versilia che non riveliamo per tutelare i minorenni coinvolti (e le loro famiglie). Il ragazzino non è corrisposto dalla coetanea e lui non lo accetta. Sembra una storia simile a tante altre, meno tragica perché riguarda due adolescenti, ma inquietante. Il tredicenne non si rassegna a questo amore non ricambiato. E usa tutti gli strumenti in suo possesso. Secondo la polizia, che ieri ha reso nota la vicenda, il ragazzino, «invaghito di una coetanea e non corrisposto, ha commesso nei suoi confronti atti persecutori concretizzatisi in ripetuti atti vandalici sul motorino della giovane. Lo stesso veicolo è stato oggetto di lancio di petardi sulle ruote, di lancio di uova sulla carrozzeria e di imbrattamento con cioccolato; oltre che di messaggi molesti e minacciosi, conditi di sgradevole sarcasmo anche nei confronti dei genitori della minorenne».

A quel punto è scattato un provvedimento del questore, sulla base del cosiddetto decreto Caivano. Si tratta di un decreto poi convertito in legge, che il Governo ha messo a punto per contrastare i reati commessi dai minorenni, con particolare attenzione alle baby gang e alla delinquenza giovanile. Il decreto Caivano prevede tutta una serie di interventi anche a carico degli adolescenti, che sotto i 14 anni non sono imputabili di reati, e delle loro famiglie.

Tra i provvedimenti previsti dal decreto – che prende il nome da uno dei territori più difficili – c’è anche un ammonimento per atti di bullismo. Ed è quello che ha adottato il questore di Lucca a carico del 13enne, a seguito dell’attività svolta dal commissariato di polizia.

«Il questore, in particolare – spiegano dalla polizia – può formalmente ammonire i minori ad astenersi dal ricommettere reati, notificando il provvedimento anche ai genitori. A cui può essere applicata anche una sanzione amministrativa fino a 1.000 euro per omessa vigilanza sulla condotta dei figli». L’obiettivo, con la multa, è renderli più responsabili del comportamento tenuto dal ragazzo, che avendo 13 anni per legge non può essere perseguibile penalmente.l


 

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