Il Tirreno

Versilia

Il caso

Concessioni, in Toscana gli sciacalli delle spiagge bussano agli imprenditori: «O mi svendi lo stabilimento o lo prenderò all’asta»

di Luca Basile
Concessioni, in Toscana gli sciacalli delle spiagge bussano agli imprenditori: «O mi svendi lo stabilimento o lo prenderò all’asta»

Emissari di ricche società internazionali si propongono ai concessionari per acquistare a prezzi da saldo gli stabilimenti prima dell’inizio delle aste: in Versilia già diversi episodi

24 maggio 2024
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PIETRASANTA. «Si è presentato questo mediatore: distinto, ben preparato, conosceva ogni dettaglio della concessione. A epilogo dei nostri incontri ha proposto, per conto della società che rappresentava, un’offerta di acquisto assolutamente irricevibile. “Vorrà dire che ci prenderemo il suo bagno all’asta” ci ha detto salutando. E probabilmente, purtroppo, andrà così».

Il caso

Sono parole amare quelle a firma di un balneare del litorale di Marina in scia a un contatto indiretto avuto nei giorni scorsi con un importante gruppo internazionale. Gruppo interessato ad acquisire lo stabilimento balneare «che ci vede concessionari da decenni. Insomma siamo – aggiunge – al prendere o lasciare. E allora preferiamo lasciare che farci umiliare. Cifre e nomi? No, il momento è delicato e non voglio espormi personalmente: dico solo che se la concessione valeva tre, oggi te ne offrono meno di un quarto del suo valore iniziale. Non ci facciamo illusioni: contro questi colossi, le aste, sono già segnate».

Gli altri casi

Qualche settimana fa altri due concessionari sono stati contattati per un’offerta di acquisto da “saldo”. «Il mio stabilimento, fino a 3,4 anni fa, aveva una stima superiore ai 2 milioni e mezzo di euro: chi si è presentato per farmi un’offerta a nome di un imprenditore italiano molto importante, non si è spinto oltre il mezzo milione di euro per averlo subito. Anzi lo rado al suolo appena fatte le aste, gli ho risposto e il referente dell’imprenditore ha ribattuto che gli avrei fatto un favore. “Tanto lo rifarà di sana pianta dopo l’asta” le sue parole. Con certa gente non possiamo assolutamente competere» il pensiero del balneare.

Le reazioni

«Non so niente di questi incontri – precisa Francesco Verona presidente del Consorzio Mare Versilia – però perché sorprendersi. È da tempo che lancio l’allarme dello “sbarco” di multinazionali, catene alberghiere, grandi società pronte a fare man bassa al momento delle aste. La Bolkestein, se applicata nei tempi e nelle modalità che temiamo, cancellerà una gestione, quella tipicamente familiare, che caratterizza da sempre il nostro litorale. Con ripercussioni non solo dal punto di vista dell’accoglienza per la clientela, ma anche a livello occupazionale. Del resto la Bolkestein rappresenta un business per molti, basti pensare a tutti i professionisti che si aggirano per i bagni proponendosi di supportare il concessionario di turno per la procedura delle aste. Ma contro questi grandi gruppi non ci sarà professionista che tenga: se le cose non cambiano saremo destinati a soccombere. E con noi tutto il sistema turistico balneare versiliese».

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