Accuse incrociate sui lavori alle Elementari di Quiesa
Massarosa. È stato tema caldo della passata amministrazione e non poteva non entrare nel dibattito politico della campagna elettorale. Così la scuola di Quiesa diventa un terreno di scontro a tutto campo in cui il nemico di tutti è proprio l’ex sindaco Alberto Coluccini. Due candidate, una a destra (Marzia Lucchesi) e una a sinistra (Giusy Morreale), hanno difeso la propria scelta di candidarsi malgrado facessero parte del comitato per la riapertura del plesso. Entrambe, da posizioni politiche differenti sostengono che ci siano stati ritardi nel progetto e che, addirittura, l’ex amministrazione abbia voluto intralciare il progetto. Ma a intervenire sul dibattito per difendere le scelte dell’ex sindaco scende Giovanni Brocchini, ex consigliere dela Civica: «Si parla di presunte bugie di Coluccini apparse su dei volantini che rendicontano l’operato dell’amministrazione - fa sapere il politico - Monreale e Lucchesi sono due attiviste del comitato, da sempre dichiaratosi apolitico e che oggi invece presenta tutti i suoi esponenti principali come candidati nelle varie liste di centrosinistra e in appoggio a Bigongiari. Ogni punto riportato sul volantino è documentato con riferimenti precisi. Atti e delibere non sono opinabili: sono dati concreti. Coluccini “non ha cercato altri finanziamenti” per riaprire la scuola, dichiara la Monreale, ma la realtà è che l’amministrazione ha dovuto trovare ben 260mila euro per cogliere i cofinanziamenti e iniziare i lavori per renderla agibile. L’amministrazione Coluccini ha inoltre avviato i procedimenti per arrivare all’adeguamento sismico finale, da tutti giudicato come obiettivo irraggiungibile. Noi, invece, ci siamo riusciti».
E conclude: «c’è un’unica verità – continua Brocchini – ed è che le bugie arrivano dalla sinistra: noi continueremo a smascherarle una per una, dati alla mano. Questa speculazione non ha più senso, soprattutto se proviene da Marzia Lucchesi, che oggi si schiera con l’ex assessore ai lavori pubblici, ovvero colui che avrebbe dovuto fare e non ha fatto. Se ci fosse una colpa, sarebbe della sua parte politica. Ma Coluccini ha fatto in modo che nessuno abbia colpe, perché la scuola viene riaperta».
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