Il Tirreno

Versilia

al caffè DELLA VERSILIANA 

Mendella si racconta: così mi hanno trasformato in mostro

Melania Carnevali
Mendella si racconta: così mi hanno trasformato in mostro

L’ex telefinanziere ripercorre gli anni burrascosi della sua vicenda giudiziaria «Hanno prima creato le vittime, poi hanno potuto creare il colpevole»

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In un foglio A4 ha raccolto gli stralci di vecchi articoli di giornale sulla sua vicenda giudiziaria. Li legge tutti, uno dietro l’altro. Nome della testata, data di pubblicazione, tutti intorno agli anni Novanta. Per lui sono la dimostrazione di come la stampa non sia stata imparziale con lui. «È stata pilotata da qualcuno», dice. Ma chi sia questo qualcuno non lo chiarisce, Giorgio Mendella, re delle tv e delle televendite negli anni Ottanta con Rete Mia, colui che fondò il gruppo Intermercato, holding che controllava decine di società per un giro d’affari stimato, secondo i dati dell’epoca, in oltre 1. 000 miliardi di lire (è stato anche patron del Viareggio calcio). Un impero costruito in Versilia, poi crollato dopo una bufera giudiziaria e una condanna per bancarotta fraudolenta.

Oggi Mendella è un imprenditore di 65 anni che riparte da dove era rimasto con una nuova esperienza di televisione satellitare: Tv&Tv (verrà accesa a settembre a Brescia) «dove tutti potranno vedere pubblicati i loro video».

Parla dal Caffè della Versiliana, a Marina di Pietrasanta. Un incontro condotto da Claudio Sottili in cui ripercorre quegli anni burrascosi, che lo hanno fatto diventare agli occhi dell’opinione pubblica un po’ il simbolo dell’imbonitore televisivo. «Se sono un ladro, se ho rubato veramente quei soldi – dice dalla Versiliana– lo posso sapere veramente solo io, ma qualsiasi cosa io dica potrebbe non essere creduta, potrebbe essere contestata. Io non critico l’operato dei magistrati. Bisogna anche mettersi nei loro panni: se una persona o un gruppo di persone fa pressione denunciando cose, il magistrato non può fare altro che andare avanti. Quello che penso però è che abbiano mischiato Giorgio Mendella con il gruppo».

I giornali, dice, hanno le loro colpe. «Prima che scattassero le misure cautelari scrivevano che parlavo di interessi del 20 per cento, poi, improvvisamente, dopo sono saliti, al 24, al 38. Anche un personaggio di spessore come Umberto Eco arrivò a dire che io avevo promesso interessi del cento per cento».

Non parla di complotto, ma è chiaro il concetto. «Per creare il mostro hanno dovuto creare prima le vittime. Le hanno create e quindi è arrivato anche il mostro». Un imbroglio, insomma.

Mendella torna poi sul discorso del capo dello Stato, Sergio Mattarella, sugli interessi bancari. «I miei interessi erano pari al 24% annuo lordo, ovvero al 20% effettivo. Sentir precisare dal capo dello Stato che l’interesse del 20% non era truffaldino è stata una consolazione. Ha riconosciuto che era un atto bancario». Nel parco scatta un timido applauso. Lì in mezzo ci sono i suoi ex collaboratori, i vecchi dipendenti, alcuni vecchi clienti. L’8 dicembre si ritroveranno tutti al palazzetto dello sport di Viareggio per un reunion. Intanto da parco della Versiliana lancia anche la sua ultima creazione, la nuova tv. «Ho sempre avuto un pallino – dice –: quello di dare in mano al pubblico un efficace strumento di comunicazione, un canale tv che potesse usare direttamente. In questa tv i telespettatori potranno pubblicare i loro video, le loro proteste, le loro domande, un matrimonio: questa sarà la tv delle persone». —



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