Viareggio aderisce a Reti Ambiente Spa
Passaggio formale a febbraio ma con quale spesa e quale quota societaria non è ancora definito
VIAREGGIO. «Siamo dentro ad Ato e dobbiamo esercitare un ruolo...Per questo aderiamo a Reti ambiente», ha spiegato ieri in commissione ambiente l’assessore Alessandro Pesci (un passato da vice presidente della fiorentina Quadrifoglio, oltre che da sindaco di Fiesole). L’amministrazione Del Ghingaro porta la delibera di adesione in consiglio comunale lunedì. Reti ambiente Spa è la società che Ato Costa si è data per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per 101 Comuni, cinque dei quali non hanno ancora aderito al passaggio sul quale pende il ricorso al Tar presentato dal Comune di Livorno governato dai Cinque Stelle. Sarà Reti ambiente a selezionare il proprio socio privato per dare vita all’assetto societario dell’azienda che vedremo gestire i rifiuti su tutti i territori della costa.
Una volta che il consiglio comunale avrà approvato l’ingresso di Viareggio In Reti ambiente Spa, «l’ingresso vero nell’azionariato avverrà a febbraio», ha spiegato ancora Pesci. Con quale cifra e con quale quota societaria al momento non è specificato: «Si aderisce e poi vedremo», è la dichiarazione dell’assessore più politico della Giunta Del Ghingaro.
Al momento - ha voluto ribadire Pesci - «aderire è una scelta obbligata»: Ma, una volta completate le gare per i principali servizi (e l’assessore elenca trasporti, gas, rifiuti e domani anche Gaia) «perché continuare a stare nelle società?».
L’Ente pubblico, insomma, inteso come “traghettatore” per i capitali privati che mettono le mani sui servizi essenziali e li gestiscono con società private. Il tema del controllo di tariffe e qualità dei servizi resi, oltre a quello della congruità del prezzo, nel ragionamento proposto da Pesci scompare del tutto.
In questo scenario Sea Ambiente (o meglio il suo partner privato Publiambiente) parteciperà ad una delle cordate in corsa per la selezione dei soci in Reti Ambiente. E Sea Risorse (Comune-Del Pistoia)? Rimane a gestire la raccolta differenziata fino al 2050 - questo lo scenario più probabile - e Reti ambiente o se la compra oppure appalta il cuore della propria attività, ovvero la raccolta della differenziata, a Sea Risorse che comunque vada ci guadagna. (d.f.)