Al Comune la proprietà della Rocca di Corvaia
L’area dell’antica fortificazione, già sito etrusco, verrà ceduta all’ente pubblico in cambio della realizzazione di tre ville. Diventerà un parco archeo-urbano
SERAVEZZA. La Rocca di Corvaia sarà presto patrimonio del Comune. Quella che il sindaco Ettore Neri definisce «la culla della civiltà in Versilia, e una fonte della storia del territorio di Seravezza», è destinata a diventare un parco archeo-urbano, per turisti e studiosi di archeologia. La procedura burocratica si è conclusa con l’approvazione del piano attuativo, martedì, in consiglio comunale. Non appena i proprietari inizieranno a costruire le tre ville previste, 50 mila metri quadri di terreno – nel quale è inclusa la rupe di Corvaia – passeranno per perequazione al patrimonio pubblico.
Gli studiosi ipotizzano che il sito sia stato un antico luogo di culto etrusco, e inoltre si pensa che la retrostante area di Ceragiola possa essere considerata il primo sito estrattivo dell’area apuo-versiliese, antecedente all’apertura delle cave carraresi da parte dei Romani.
«Siamo giunti alla conclusione di un percorso amministrativo iniziato anni fa con il piano regolatore e il regolamento urbanistico – ha spiegato l’assessore Valentina Salvatori. Si tratta di un progetto di iniziativa pubblica, e sui terreni acquistati da privati consente di realizzare degli insediamenti di tipo residenziale abitativo». I proprietari a quanto pare sono tre, e a seguire i loro lavori – che forse non tarderanno ad iniziare – hanno l’architetto Tiziano Lera. «Per noi si tratta di un luogo simbolo importante – ha commentato Neri - Per la sua posizione di cerniera tra i sistemi territoriali della pianura e della montagna e il ruolo di vera e propria culla della civiltà in Versilia, la restituzione dell’area alla cittadinanza seravezzina e la creazione del parco archeo-urbano possono diventare un modello di recupero e gestione dei beni culturali in Toscana». Neri ha paragonato questa operazione a quella di qualche decennio fa del comune di Pietrasanta rispetto all’acquisizione della Versiliana. E il risultato finale per l’amministrazione non sarà da meno di quello dell’area Medicea.
La rocca è oggi interamente di proprietà privata, nonostante il suo valore archeologico. «Una volta del Comune, il sito – prosegue Salvatori - sarà destinato a diventare parco archeo-urbano, e saranno effettuati degli scavi archeologici. Questi studi forse ci porteranno a scoprire altre interessanti novità». Per il territorio seravezzino sarà un’ulteriore aspetto di evoluzione in termini turistici: sia Salvatori che Neri hanno ricordato che andrà ad inserirsi nel progetto più grande della Via dei Marmi di Michelangelo tanto quanto il neo sito Unesco. Il sindaco Ettore Neri ha anticipato che, nello sviluppo del sito della Rocca di Corvaia, sarà coinvolta anche la Regione.
La rocca, un tempo castello, viene costruita abbarbicata sulle rocce a difesa e controllo della sottostante Via Francigena. I Cattani di Versilia, Signori di Corvaia, ne erano i padroni. Dopo un periodo d’abbandono la fortificazione venne recuperata nella seconda metà del Quattrocento e definitivamente abbandonata nel 1485.