Il Tirreno

Toscana

Salute e sport

Zambrotta e le gambe curve, le difficoltà per camminare e le possibilità di recupero secondo l'ortopedico toscano

Zambrotta e le gambe curve, le difficoltà per camminare e le possibilità di recupero secondo l'ortopedico toscano

Il suo ginocchio varo trascurato è un modello di studio per i chirurghi. Civinini (Careggi): «Condizione fisiologica comune nel sesso maschile, il suo caso complesso ma con un intervento potrà continuare a condurre una vita attiva»

2 MINUTI DI LETTURA





L'ex calciatore e campione del Mondo 2006, Gianluca Zambrotta, ha confessato di essere oggi per le gambe molto arcuate «un modello da laboratorio per tanti chirurghi». Oggi l'ex centrocampista di Juventus e Milan ha il ginocchio varo che «di per sé, può rappresentare una condizione fisiologica. È infatti piuttosto frequente, soprattutto nel sesso maschile, tanto da essere definito anche 'varo costituzionale'. In ambito sportivo, e in particolare nel calcio, una lieve deviazione in varismo può addirittura agevolare alcuni gesti atletici, motivo per cui molti calciatori professionisti presentano questa caratteristica. Il caso di Zambrotta, tuttavia, è diverso. L'ex calciatore è stato sottoposto a interventi chirurgici al menisco interno in tutte e due le ginocchia, perdendo così un elemento fondamentale per l'assorbimento delle sollecitazioni articolari. La mancanza del menisco ha portato, nel tempo, a un'usura della parte mediale del ginocchio, accentuando ulteriormente il varismo». Così all'Adnkronos Salute Roberto Civinini, professore ordinario di ortopedia dell'Università di Firenze, direttore Uoc Ortopedia e Traumatologia, Azienda ospedaliera Università Careggi e membro del consiglio direttivo Siot (Società italiana di Ortopedia e traumatologia).

L’intervento con il taglio dell’osso

Oggi, quella di Zambrotta «non è più una semplice variante anatomica, ma una vera e propria condizione patologica. Come ha raccontato lui stesso in un'intervista, è molto probabile che debba affrontare un intervento chirurgico di osteotomia. In questi casi, l'osteotomia rappresenta una strategia efficace per preservare l'articolazione - spiega Civinini - si tratta di un intervento che prevede un taglio dell'osso e una correzione dell'asse del ginocchio, allo scopo di redistribuire i carichi e alleggerire la zona usurata. Questo non solo può migliorare l'allineamento e ridurre significativamente il dolore, ma consente anche di mantenere una buona attività sportiva, come ad esempio giocare a padel o praticare altri sport».

Il caso di Zambrotta e le soluzioni

Nel caso specifico di Zambrotta, tuttavia, le immagini cliniche mostrano un quadro già molto avanzato. «Probabilmente sarebbe stato opportuno intervenire prima. A questo punto, è verosimile che debba essere sottoposto a breve ad un intervento di protesi di ginocchio - conclude l'ortopedico - Oggi, però, non si tratta più di una condizione così invalidante come in passato: grazie alle moderne protesi di ginocchio, impiantate con tecniche robotiche di alta precisione, è possibile tornare a condurre una vita attiva. Lo dimostra anche il caso della sciatrice Lindsey Vonn che, operata di protesi al ginocchio, è riuscita a tornare sul podio in Coppa del Mondo».

Primo piano
L'allarme

Aereo ko, atterraggio d'emergenza all’aeroporto Galilei di Pisa: a bordo 130 passeggeri diretti a Londra

di Danilo Renzullo
Sani e Belli