Il Tirreno

Pisa

L'allarme

Aereo ko, atterraggio d'emergenza all’aeroporto Galilei di Pisa: a bordo 130 passeggeri diretti a Londra

di Danilo Renzullo

	Un airbus A319 della Vueling, compagnia low-cost spagnola (Foto da Fb Vueling)
Un airbus A319 della Vueling, compagnia low-cost spagnola (Foto da Fb Vueling)

Paura su un volo partito da Firenze. A causare l’avaria un impatto con gli uccelli ad alta quota che avrebbe messo ko alcune funzioni dei motori

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PISA. L’allarme è scattato subito dopo il decollo dall’aeroporto di Firenze, quando il pilota del volo – operato da Vueling e diretto a Londra, con atterraggio previsto all’aeroporto di Gatwick – ha segnalato un’avaria dichiarando l’emergenza. I vari tentativi di portare alla quota prestabilita il velivolo sono stati vani, costringendo ad un atterraggio di emergenza – seguendo una rotta “disegnata” per l’occasione – che è avvenuto all’aeroporto di Pisa con le squadre di soccorso schierate sulla pista pronte ad entrare in azione in caso di necessità. 

Un sos che ha trasformato in un’odissea il viaggio di 131 passeggeri in partenza dal capoluogo toscano venerdì pomeriggio e diretti nella capitale inglese, la maggior parte per godersi il weekend di Pasqua in Gran Bretagna, rimasti invece al Galilei per molte ore in attesa di una riprogrammazione del volo. Disagio che si è aggiunto alla paura, scatenata dall’annuncio a bordo di uno scalo tecnico all’aeroporto di Pisa per un’avaria che, secondo le prime valutazioni dei piloti e della torre di controllo, avrebbe potuto compromettere l’operatività dell’aereo, un Airbus A319 (velivolo bimotore impiegato solitamente per voli a corto e medio raggio). 

A causarla un classico “bird strike”, un impatto dell’aereo con gli uccelli, che avrebbe messo ko alcune funzioni dei motori. Invece di dirigersi verso nord, il volo è stato subito dirottato in direzione mare ad una quota molto più bassa rispetto a quella “normale” di navigazione, per poi tentare di nuovo di prendere velocità e altezza. Dopo aver sorvolato Lucca, la decisione di annullare il volo per gli alti rischi con la conseguente necessità di atterrare nello scalo più vicino. La torre di controllo ha dato l’ok allo sbarco al Galilei, dove le squadre di soccorso e quelle tecniche sono state schierate per far fronte ad eventuali emergenze. I passeggeri sono stati assistiti dal personale di Toscana Aeroporti e sono rimasti a lungo nello scalo pisano in attesa di una nuova programmazione del volo. Il velivolo della compagnia low-cost spagnola, che secondo le informazioni a disposizione ha riportato numerosi danni, è rimasto al Galilei anche per l’intera giornata di ieri, in attesa delle necessarie riparazioni.

Quello del bird strike, insieme al “wildlife strike” (l’impatto sulla pista tra un aeromobile e uno o più animali selvatici) sono fenomeni cresciuti parallelamente allo sviluppo del traffico aereo e all’incremento numerico di molte popolazioni di animali selvatici. Fenomeni che sempre più preoccupano aeroporti e compagnie aeree. Secondo l’ultimo studio dell’Enac (2022), nella storia dell’aviazione, «724 persone sono rimaste uccise nel mondo a causa di wildlife strike e 587 aerei sono andati distrutti». Nel 2022, all’aeroporto di Pisa sono stati registrati 18 impatti con volatili e due con altri animali. Molto più elevati i numeri al Vespucci di Firenze dove, a fronte di meno aerei in arrivo e partenza rispetto al Galilei, si sono verificati 33 impatti con uccelli e tre con altri animali.


 

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