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Il caso

Firenze, guardia giurata di 45 anni uccisa e sepolta al Bilancino: il presunto killer già arrestato lo scorso 5 aprile


	Federico Perissi 
Federico Perissi 

Il corpo della vittima, Federico Perissi, trovato vicino alle sponde del lago di Bilancino, nel Mugello. Il dolore del sindacato Sav

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FIRENZE. Omicidio nel Mugello. La vittima è una guardia giurata fiorentina di 45 anni, Federico Perissi. La scoperta nella notte di martedì 15 aprile.

La confessione

A far scoprire il delitto lo stesso killer, un cittadino senegalese fermato a Ferrara con l'accusa di aver compiuto una rapina: agli uomini della squadra mobile ferrarese avrebbe confessato l’omicidio, raccontando anche dove aveva lasciato il corpo della vittima, a Barberino del Mugello, in provincia di Firenze, vicino alle sponde del lago di Bilancino. E la notte scorsa, seguendo le indicazioni dell'uomo, i poliziotti della squadra mobile di Ferrara, con l'ausilio dei colleghi di Firenze, hanno rinvenuto un cadavere, sepolto nel fango.

Il presunto killer già arrestato

La vittima, come detto, è una guardia giurata di 45 anni che era scomparsa (si erano diffusi anche alcuni appelli), mentre il presunto assassino è un uomo di 41 anni: sarebbe la stessa persona che era stata arrestata a Firenze lo scorso 5 aprile per un tentativo di sequestro di persona presso un locale notturno nel quartiere di Novoli. 

I due si conoscevano

Indagini in corso, non si conosce il movente dell'omicidio. Dalle prime indiscrezioni, sembra che la guardia giurata conoscesse il 41enne. Il presunto killer, inoltre, è stato fermato a Ferrara proprio a bordo dell’auto della guardia giurata, che faceva parte anche del Sav, il sindacato autonomo di vigilanza. «Apprendiamo con grande dolore, la tragica scomparsa del nostro amico e delegato regionale Toscana Federico Perissi. Il Sav tutto, si stringe con affetto al dolore di parenti e amici».

Una “scheggia impazzita”

Il killer della guardia giurata, come detto, era già stato arrestato dalla polizia lo scorso 5 aprile con le accuse sequestro di persona, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Secondo quanto riferito dalla Questura, il quarantenne senegalese avrebbe trascinato fuori da un locale nella zona di Novoli un brasiliano di 24 anni, che accusava di avergli rubato una torcia elettrica. Nella torcia poi la polizia ha trovato 18 dosi di cocaina. Il giovane brasiliano è stato fatto salire su un’auto, sotto la minaccia di una scacciacani, e portato nel parco delle Cascine. Il brasiliano ha poi raccontato che il senegalese pretendeva da lui 200 euro in contanti, proprio per il presunto furto della torcia. Per questo è stato costretto a prelevare il denaro contante da un bancomat e poi è stato fatto scendere dall’auto. Quando il senegalese è stato rintracciato dalla polizia ha opposto resistenza provocando contusioni agli agenti. In seguito al racconto del giovane brasiliano, il senegalese è stato accusato anche di estorsione e minacce aggravate.

La fuga

Dopo aver ucciso la guardia giurata, il quarantenne senegalese si è diretto verso Ferrara con l’auto della vittima. Dopo aver fatto un incidente, alle 10 di lunedì 14 aprile, avrebbe tentato di rubare un’altra auto e ha cercato anche di rubare dei capi d’abbigliamento in un negozio. Alla fine è stato fermato e ha confessato l’omicidio, compiuto probabilmente domenica notte.

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