Il Tirreno

Maltempo

Frana sull’Appennino, un paese spaccato in due: strade demolite e il fango si muove verso le case –Video


	La frana sull'Appennino
La frana sull'Appennino

Succede a Boccassuolo, nel comune di Palagano. Il sindaco: «Situazione drammatica»

3 MINUTI DI LETTURA





PALAGANO. Un vasto movimento franoso ha interessato nella giornata di martedì 15 aprile il territorio di Boccassuolo, frazione del Comune di Palagano, in provincia di Modena, sull’Appennino. La frana, con un fronte di quasi due chilometri, ha colpito la zona compresa tra il Rio della Lezza e la località Crovara, sul versante del Monte Cantiere, causando ingenti danni a infrastrutture e viabilità.

Cosa è successo

Secondo quanto riferito dal sindaco Fabio Braglia, il dissesto idrogeologico è stato provocato dalle forti piogge degli ultimi giorni. L’ondata di fango e detriti ha già demolito due strade comunali, via La Motrona e la via comunale per Centocroci, e ha travolto il ponte sul Rio della Lezza. Alcune abitazioni sono state lambite dal fronte della frana, che continua a muoversi minacciosamente verso valle.

Interventi di emergenza per contenere il dissesto

Sul posto sono intervenuti tempestivamente il sindaco, i tecnici comunali, la Protezione Civile regionale e diverse imprese locali incaricate di effettuare lavori urgenti di contenimento. Le operazioni mirano a rallentare il fronte franoso e incanalare il deflusso delle acque, per evitare ulteriori danni. «La situazione è drammatica – dichiara il sindaco Braglia –. L’abitato di Boccassuolo è di fatto diviso in due. Molte famiglie sono in condizione di isolamento, potendo contare solo su un percorso alternativo lungo e dissestato per raggiungere il capoluogo Palagano. Ciò comporta gravi disagi per studenti, lavoratori, anziani e le imprese del territorio».

Gravi criticità su luce e acqua

A causa del dissesto, molte abitazioni sono rimaste senza acqua, con le condotte dell’acquedotto danneggiate o trascinate via dal fango. Inoltre, grazie al tempestivo intervento di Enel, è stato possibile isolare i tratti di rete elettrica a media tensione coinvolti nella frana. Sono stati installati generatori d’emergenza per garantire l’energia elettrica alle abitazioni rimaste scollegate.

Il primo cittadino ha voluto esprimere un sentito ringraziamento alle imprese del territorio che, incaricate dalla Protezione Civile, sono entrate subito in azione: «Un grazie particolare a Stradedil Srl, Cava Cinghi Strade Srl e all’Azienda forestale Bocchi Maurizio, che stanno lavorando senza sosta. Senza il loro supporto, la situazione sarebbe ancora più grave».

L’appello del sindaco: «Serve aiuto dalle istituzioni»

Braglia lancia un appello forte agli enti sovraordinati: «Questa emergenza è troppo grande per un piccolo Comune come il nostro. Abbiamo bisogno di aiuto, non solo per fronteggiare la frana in atto, ma anche per progettare soluzioni alternative di viabilità. Famiglie, anziani e aziende non possono rimanere isolati in queste condizioni». Nel frattempo, la Protezione Civile e l’amministrazione comunale continuano a monitorare la situazione, temendo un peggioramento nei prossimi giorni se le piogge dovessero proseguire. 

Primo piano
Le condizioni

Mattarella ricoverato in ospedale a Roma: come sta il presidente

Sani e Belli